Laura Boldrini e Roberto Fico, i radical kitsch che i social non perdonano. Ecco perché
Gli ultimi due presidenti della Camera – la precedente, Laura Boldrini e Roberto Fico, l’attuale in carica – proprio non riescono a conquistare i social, anzi… A giudicare dalle invettive ironiche che spesso sottolineano dichiarazioni e iniziative che in qualche modo riguardano i due illustri nomi, le due terze cariche dello Stato non convincono gli utenti che, tra coloriti cinguettii e assordanti silenzi, decretano a suon di post il loro dissenso critico quando non addirittura una cronica antipatia. A rimarcare quella che sembra essere diventata ormai una vera e propria presa di posizione virtuale, due curiosità mediatiche rilevate oggi, dal sito di Dagospia su Laura Boldrini, e da quello de il Giornale riguardo Roberto Fico.
Dagospia rilancia la defaillances di Palazzo Montecitorio su Laura Boldrini
E così, da Palazzo Montecitorio agli account social, sui due illustri presidenti – in carica e non – in rete si va da un eccesso di diritto all’oblio alla sovraesposizione digitale, e in mezzo ai due estremi, accuse, recriminazioni, battute corrosive e l’irresistibile saggezza di Osho e delle sue massime. Stando a quanto riporta Dagospia, allora, nella storica “galleria dei presidenti” della Camera che espone immagini e blasone di tutti i politici che hanno seduto sullo scranno più alto della Camera dei Deputati, «si va da Vicenzo Gioberti a Gianfranco Fini, passando per Crispi, De Nicola e Napolitano… l’unica a mancare all’appello sarebbe Laura Boldrini». Proprio così: lo scatto che immortala istituzionalmente l’immagine della predecessora dell’attuale presidente Fico, secondo Dagospia non sarebbe ancora stata appesa al muro. Una defaillances che, stando a Dago, sarebbe possibile riscontrare entrando virtualmente nelle stanze del potere e che confermerebbe l’assenza nella sala dei ritratti illustri intestati ai personaggi di casa a Palazzo Montecitorio. Perché? Il motivo? «Pare proprio – riporta il sito – che non ci sia più posto per una nuova cornice con foto, l’ultimo spazio alla fine della galleria è stato usato per Gianfranco Fini. Peccato però che, anche se la ex presidente ha una immensa considerazione di se stessa, nessuno finora si sia accorto della mancanza della foto…»
Cinguettii coloriti e parodie al vetriolo: Fico vittima dell’ironia social
E non che al successore di Laura Boldrini vada meglio. Stando a una rapida carrellata online, al capofila dei falchi M5S che pronto alla trasferta canadese per il G7 dei presidenti dei Parlamenti dei paesi dalle economie più avanzate. E se Fico mal digerisce le metaformosfi in atto nel Movimento grillino, trasformatosi da partito di lotta in partito di governo nel giro di breve, i suoi detrattori in Rete, quelli che lo criticano per un indigesto integralismo statutario di facciata, hanno deciso di non fargliene passare nemmeno una. E così, come ricorda il Giornale, tra cinguettii più o meno coloriti, contro l’ortodosso Fico su Twitter si va dai temi sempreverdi – un classico come l’annuncio della rinuncia all’indennità – a un più caustico e aggiornato: «Che linea arriva a via Canada da piazza del Parlamento?» – «con implicito riferimento ai primi giorni di Fico a Montecitorio quando si spostava con il bus per il tragitto “casa-lavoro”». E giù con una rapsodia di parodie e invettive sarcastiche che avrebbero costretto lo stesso capo ufficio stampa di Montecitorio a commentare divertito: «Non ci credo!»…
Che stragapalle, ahhhhhhaaaa
Per quanto mi riguarda fico e boldrini nessuno dei due fa bene ne al popolo a ne alla nazione.
E meglio non vederli mai piu’