La Casellati ricorda Emiddio Novi al Senato: «Un paladino del meridione»
La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha ricordato in aula l’ex senatore di Forza Italia Emiddio Novi, deceduto lo scorso 24 agosto. «Giornalista e parlamentare di lungo corso – ha affermato – Novi è stato un apprezzato esponente della cultura meridionalista. Sia come professionista che come rappresentante dei cittadini, ha saputo porre al centro dell’attenzione nazionale le problematiche sociali, economiche ed ambientali della sua terra. A lui si devono alcune tra le prime inchieste giornalistiche sullo smaltimento clandestino dei rifiuti tossici; tematica che poi affrontò con rigore anche in qualità di presidente della commissione Ambiente del Senato”.”Senatore battagliero ma sempre rispettoso delle idee e delle posizioni degli avversari politici -ha proseguito- Novi ha saputo lasciare un segno nelle istituzioni grazie soprattutto ad una peculiare predisposizione all’approfondimento, allo studio, alla divulgazione. Consentitemi un breve ricordo personale. Ho condiviso con Emiddio Novi tanti anni di attività parlamentare, tanti momenti. Ne ricordo con affetto l’equilibrio, la passione civile, l’impegno quotidiano al servizio del Paese». La Casellati, davanti a congiunti e agli amici di Emiddio Novi che assistevano in tribuna alla commemorazione, ha proseguito ricordando il carattere deciso del politico napoletano: «Mi ha sempre stupito – ha proseguito Casellati – la sua capacità di intervenire in quest’aula con determinazione, preservando allo stesso tempo una riconosciuta oggettività di valutazione. Il suo naturale e radicato garantismo ne rappresenta, forse meglio di ogni altra considerazione, la sua cifra politica. Alla moglie Pina, ai figli Errico, Alessandro e Vittorio, alla sorella Maria, che sono presenti oggi in tribuna, esprimo il mio sincero cordoglio e quello dell’intera aula», ha concluso Casellati, invitando l’aula ad osservare un minuto di silenzo. Successivamente, la figura dell’ex senatore è stata ricordata dai senatori Domenico De Siano (Fi), Luigi Zanda (Pd) e Pier Ferdinando Casini.