Immigrata impazzita accoltella i passanti: una morta e tre feriti

2 Set 2018 11:03 - di Carlo Marini

Una donna è morta e altre tre persone sono rimaste ferite a Canneto sull’Oglio (Mantova) dove un’immigrata, di origine polacca, ha accoltellato i passanti senza alcun motivo. La responsabile è stata poi fermata dai carabinieri del comando provinciale di Mantova, intervenuti sul posto e portata in caserma.

La vittima è la bibliotecaria di Canneto sull’Oglio

Da una ricostruzione dei carabinieri, la donna, che lavora come badante, ha accoltellato inizialmente una visitatrice del museo civico per poi uscire in strada e colpire a coltellate altre due persone, mentre una terza è stata ferita con una spintonata. Per una donna, Paola Beretta, 54 anni, bibliotecaria, non c’è stato nulla da fare ed è deceduta, mentre le altre tre persone ferite sono in condizioni non gravi. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, «le indagini condotte dal comandante dei carabinieri di Mantova Fabio Federici, che è arrivato a Canneto poco dopo i fatti, propendono verso un caso di follia, senza motivazioni personali né tanto meno politiche o religiose: la badante non aveva precedenti ma pare fosse stata in cura psichiatrica in passato. Nessun legame sembra accostarla alla sua vittima, spirata in ospedale, né agli altri feriti».

L’immigrata polacca lavora a Canneto sull’Oglio

L’autrice delle aggressioni si chiama Barbara Chmurzynska, polacca 58enne. Chmurzynska, affetta da problemi psichici. «C’era questa carrozzella a terra con una donna che si dimenava e un uomo di fianco a lei. All’inizio pensavo che fosse una discussione tra di loro, poi – ha raccontato Quatti all’ANSA – quando mi sono avvicinato ho visto una donna che si allontanava: teneva in mano due coltelli da macellaio, aveva gli occhi fuori di testa e mi è venuta incontro per colpirmi. Io le dicevo ‘mettili giù’ e lei mi urlava ‘vai via’. Un amico è arrivato in bicicletta e io le ho lanciato la bici sulle gambe, disorientandola. Un’altra persona le ha dato una bastonata sulla mano, poi io le ho dato un calcio sulla pancia e lei ha mollato i coltelli. Quindi è stato facile immobilizzarla fino all’arrivo dei carabinieri. Aveva un’aria da matta, spiritata e secondo me aveva anche bevuto degli alcolici perché, quando la tenevo ferma, ho sentito che puzzava. Quando l’ho raggiunta, sembrava pronta a colpire la prima persona che incontrava».

 

Commenti

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  • Giusepoe 3 Settembre 2018

    Io sono nativo di Canneto sull’Oglio e non ho mai visto o sentito di una simile Crudelta’ …..basta sbarchi basta migranti da mantenere …..mandiamoli a casa tutti ….Basta Violenze d’ogni genere…..Fora di Ball

  • Raffaele Federico 3 Settembre 2018

    Ma questa poveretta, nel suo paese aveva una cartella clinica? Questo problema mentale è apparso quì oppure era già in cura? Se è così come le hanno permesso di trasferirsi in un altra nazione senza continuità terapeutica?

    • Angela 3 Settembre 2018

      Poveretta l’accoltellatrice?….e quella che è morta per colpa sua?

  • ANGELO AIAZZI 2 Settembre 2018

    ecco come volevasi dimostrare queste sono le risorse ma zio can fuori dei confinoi ributtatarle in mare e chi caz se nefrega se affogano a me non interessa posso essere libero di dirlo posso avere la mioa c**** di idea???