Il Cav pronto a tornare in campo. FI? Un’esperienza tutt’altro che esaurita
Il Cav pronto a tornare in campo, determinato a rilanciare FI, a partire da un fisiologico riassetto di forze operative e prospettive immediate. Torna a rinverdirsi di nuovo smalto formale e slancio programmatico, insomma, la promessa di una “rivoluzione azzurra” annunciata a inizio estate in una lettera indirizzata al Corriere della sera e destinata, a questo punto, a non rimanere lettera morta. E i primi segnali dovrebbero arrivare già nei prossimi giorni, esattamente il 23 settembre quando, nella giornata conclusiva della kermesse organizzata da Antonio Tajani, Silvio Berlusconi terrà il suo discorso, mirato a restituire nuova linfa politica e smalto formale al rilancio del partito azzurro, la cui esperienza e ragion d’essere, fanno sapere esponenti e militanti, sono tutt’altro che da archiviare…
Il Cav rilancia FI: nessuna intenzione di sbianchettare marchio ed esperienza
Insomma, il leader azzurro vuole rinverdire ruolo e immagine del partito da lui fondato nel ’94, deciso a riprendersi la scena, a recuperare e convogliare le forze interne in funzione di un rinnovato rapporto con il territorio messo in discussione dagli ultimi appuntamenti elettorali ma, come scrive il Giornale sul suo sito in questo ore a riguardo, «Nessuna intenzione di sbianchettare il marchio di Forza Italia e di rinunciare alla casa dei moderati di centrodestra». Di più: convinto che l’esperienza del partito di cui è fondatore e padre nobile sia tutt’altro che esaurita, si dice determinato a serrare i ranghi e riposizionare le forze in campo ripartendo, in quello che sarà il suo intervento di chiusura alla manifestazione di Fiuggi – scrive il quotidiano diretto da Sallusti – dalle «corde dell’orgoglio e dell’appartenenza», da «una scossa per un personale politico che soffre per il momentaneo strapotere della Lega».
La road map di FI per un nuovo radicamento sul territorio
E allora, come indicato nel dettaglio dal servizio de il Giornale, «la priorità, di fronte a questo scenario, è definire al più presto lo schema per le amministrative e dare certezze ad amministratori ed elettorato. Una road map che nell’immediato spinge ad affrontare e risolvere il nodo Abruzzo – come chiede da Giovinazzo il coordinatore Nazario Pagano – e affrontare la questione delle regionali pugliesi dove già lunedì a Bari – annuncia Luigi Vitali – il centrodestra unito tornerà a riunirsi alla presenza dei segretari regionali di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia». Piccoli, ma significativi segnali di riavvicinamento che non sgomberano il campo dalle difficoltà insite in un più ampio progetto di unificazione tra Lega e Forza Italia, rinnegati ancora una volta nei giorni scorsi dagli attori in campo nell’ulna e nell’altra parte.
La proposta della «seconda gamba» lanciata da Toti, boccata dalla Meloni
Un quadro articolato e complesso, al cui interno va incorniciata la nuova proposta di Giovanni Toti di uno schema alternativo. Il presidente della Regione Liguria, infatti, intervistato da La Stampa e riprese dal Giornale, ha appena lanciato l’idea di una «seconda gamba» formata da Forza Italia e Fratelli d’Italia insieme ai cattolici in vista di una corsa elettorale da affrontare uniti alle prossime europee. Peccato però che, come riporta il quotidiano milanese, il progetto di Toti non trovi il via libera di Giorgia Meloni che, dopo aver invitato il governatore forzista alla Festa di Atreju in programma dal 21 settembre, ha anche spiegato: «Non c’è alcuna possibilità di una fusione tra noi e Forza Italia. Su troppi temi, dalla sovranità nazionale al rapporto con l’Europa, le nostre posizioni sono spesso non convergenti, e l’esperienza di una fusione a freddo tra partiti diversi è fallita anni fa e non avrebbe senso riproporla».
Mulè ribadisce ruolo e priorità del partito azzurro
Detto ciò, bocciata la proposta da FdI, viene fuori che anche da parte del partito di Piazza San Lorenzo in Lucina sarebbero in molti a storcere il naso rispetto alla proposta della «seconda gamba»; tanto che lo stesso Giorgio Mulè, portavoce unico dei gruppi azzurri, come riporta il sito del Giornale, fa sapere a sua volta che: «Cimentarsi nel Piccolo chimico della politica non è esattamente la priorità di questo tempo per un solo motivo; Forza Italia è viva e vegeta e ha ben chiaro qual è il suo futuro: rappresentare i moderati e riportarli al governo al più presto».
…il patetico di rincoberlusca e rinco fi è che nn leggono migliaia di commenti dei loro ex elettori… come me… gli vomitano addosso… compreso io logico…
…cara Meloni… se ci riuniamo ai comunisti di fi… hai già perso il mio voto… ma credo anche di un 2%totale… torni al 2.50%… da soli… pensando a sostenere la LEGA…arriviamo al 5%…
Il presidente Silvio Berlusconi può tranquillamente contare sui suoi seguaci di Forza Italia. Quando si leggono le esternazioni di Salvini e Di Maio ci si rende conto che, oltre al livore e alla rabbia, non ci sia niente ma proprio niente, che possa dare un contributo al rilancio dell’Italia. Berlusconi è l’unico ad avere idee chiare. Non abbiamo niente oltre alle sue idee.
Lazzarone, alzati e togliti dai maroni !
Lazzaro, alzati e cammina!