Gasparri: «Rocco “Castalino”, dal Grande Fratello al grande compenso»
«Contrordine compagni. Dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, cancellare ogni casta e invece si stanno tutti quanti sistemando. Altro che reddito di cittadinanza». Così Maurizio Gasparri sulla vicenda degli stipendi dei membri dello staff governativo del M5S, a partire dai quasi 170mila euro di stipendio al portavoce del premier Giuseppe Conte, Rocco Casalino.
«I vari capi e capetti del movimento grillino si sono attribuiti super stipendi nelle varie segreterie di ministri, sottosegretari e esponenti dei gruppi parlamentari», ha sottolineato il senatore azzurro, ricordando che «il record, pare sia stato battuto da Rocco “Castalino”, così in base al contrordine sarebbe stato ribattezzato il portavoce del presidente del Consiglio». «Casalino-Castalino – ha ironizzato Gasparri – forse, merita il compenso di 169mila euro che gli sarebbe stato attribuito dalla Presidenza del Consiglio, perché per fare il portavoce di Conte, che non ha niente da dire, ci vogliono coraggio e fantasia».
«Comunque la rivoluzione è finita. Sono tutti “casta e famiglia”, simili a tante nomenclature del passato. Complimenti a Rocco Casalino, d’ora in poi detto “Castalino”, che è riuscito a passare – ha concluso Gasparri – dal “Grande fratello” al “grande compenso”».
Indipendentemente dall’oggetto dei loro commenti, sia Gasparri (che mi
piaceva) che Tajani fanno critiche penose, Tajani è sempre livido, non riesce quasi più a sorridere, sbava. Persone così sono semplicemente INVIDIOSE!
‘Cca nisciune è fesso!