Ferrara, presi i 2 pusher nigeriani del raid col machete. Salvini: tolleranza zero
A esattamente un mese di distanza dalla feroce guerriglia urbana tra bande di immigrati nigeriani che ha messo a ferro e fuoco quella che un tempo era la tranquilla città di Ferrara, arriva la notizia dell’arresto dei due africani accusati di tentato omicidio per l’aggressione violenta a colpi di machete e coltelli, precedente criminale che poi ha generato scontri e violenze in strada. Un’aggressione a proposito della quale i testimoni oculari sentiti nell’immediatezza degli eventi riferirono «di una lotta per spartirsi le piazze di spaccio in città», di un incubo che per un puro miracolo non ha lasciato un morto sull’asfalto.
Arrestati i 2 nigeriani che ridussero in fin di vita un connazionale a colpi di machete
Tutto degenera un mese fa, quando in via Oroboni, una zona più periferica di Ferrara, si assiste per strada a uno scontro tra due bande di nigeriani che combattono armati fino ai denti. Parte la caccia all’uomo: 4 nigeriani inseguono un quinto, probabilmente di un gruppo rivale. Uno degli aggressori impugna un machete e colpisce il rivale alla testa. L’uomo colpito brutalmente si accascia a terra col sangue che gli cola dalla testa e inonda l’asfalto. le sirene della polizia mettono in fuga gli aggressori mentre la vittima, adagiata su un gradino e con un poliziotto al fianco, aspetta l’arrivo dell’ambulanza. Finirà in ospedale in rianimazione. Oggi, quella terribile vicenda del 31 luglio scorso, a un mese da quel brutale pestaggio di gruppo del giovane immigrato, si apprende che il nigeriano, una volta libero dalla morsa dei suoi due carnefici, avrebbe addirittura tentato di allontanarsi in bicicletta, ma senza successo, tanto da venire raggiunto e soccorso da alcuni residenti del Gad, un quartiere tristemente noto per lo spaccio di droga, prima di cadere esanime al suolo. E a testimonianza di quei drammatici momenti, riferisce il Giornale, la Nuova Ferrara rivela che ci sarebbe addirittura un video.
Il commento di Salvini sulla svolta dell’indagine
Intanto, con il fermo dei due nigeriani individuati dalle forze dell’ordine, indagini e ricerche fissano un importante punto d’arrivo: i due immigrati africani saranno accusati di tentato omicidio. Soddisfatto della svolta della vicenda il ministro dell’Interno Salvini che, commentando la notizia del fermo, posta su Facebook: ««Arrestati due spacciatori nigeriani, in Italia per “motivi umanitari” (!) e che hanno massacrato a colpi di machete un connazionale, riducendolo in fin di vita. L’Italia non ha bisogno di questo tipo di “integrazione”. Con il #Decretosicurezza che ho in mente per questi signori esisterà solo un’opzione: espulsione! #tolleranzazero».
Questa gentaglia criminale di nigeriani pericolosi e spacciatori, mandarli a casa loro, no processo niente, a casa loro.
E con quel machete tagliate loro i coleotteri e rispediti subito alla savana