Fermavano gli anziani citando Salvini e poi li derubavano: presi tre nomadi
Tiravano in ballo il loro nemico più acerrimo, Matteo Salvini, per fermare gli anziani. Sapevano che il nome del ministro dell’Interno avrebbe fatto presa e avrebbe indotto le vittime a fermarsi. Un ingegnoso metodo, quello adottato da tre nomadi che erano diventati il terrore dei pensionati di Torino e di altre città del Nord Ovest.
L’ultima vittima dei tre nomadi, una donna di 85 anni
L’ultimo fatto accertato è avvenuto in flagranza di reato a Torino. Con la scusa di una nuova finta legge Salvini, i tre truffatori hanno raggirato un’anziana per farsi consegnare la carta bancomat e il pin associato. Dovranno rispondere di furto aggravato in abitazione e utilizzo indebito di carta abilitata al prelievo di denaro. Gli agenti della squadra mobile hanno intercettato e seguito fino a Genova un’Alfa Romeo Giulietta con a bordo tre nomadi di etnia sinti, sospettati di truffe agli anziani. I tre, due donne e un uomo, si fingevano funzionari di banca per farsi consegnare denaro, oggetti preziosi o carte di credito e bancomat. I tre sono stati tenuti sotto controllo dalla polizia, che ha visto le due donne entrare in casa di una 85enne: dopo uno scambio di battute erano riuscite a convincere l’anziana che, in seguito ad alcuni presunti cambiamenti legislativi introdotti dalla ”legge Salvini”, era obbligatorio dichiarare tutto l’oro posseduto poiché, altrimenti, avrebbe perso ogni valore.
“La Legge Salvini la obbliga a darmi il pin”
La 85enne, su indicazione di una delle due truffatrici che si fingevano dipendenti della banca, è stata poi persuasa a consegnare la carta bancomat e il pin associato. Dopo essere uscite dall’abitazione dell’anziana, le due donne sono risalite sull’auto dove ad attenderle c’era il complice. Poco dopo, da alcuni sportelli bancomat hanno effettuato alcuni prelievi: complessivamente 500 euro. Gli agenti, dopo aver osservato i prelievi fraudolenti, hanno arrestato in flagranza i tre truffatori per furto aggravato in abitazione e utilizzo indebito di carta abilitata al prelievo di denaro. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati: il bancomat della vittima e la somma fraudolentemente prelevata dagli sportelli Atm, altro denaro contante, telefoni cellulari, guanti, abbigliamento ed altro materiale utile allo sviluppo delle indagini in corso su altri episodi analoghi commessi a Torino e in altre città del nord-ovest. Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito dei controlli straordinari svolti per il progetto Medusa, pensato dal Questore Francesco Messina, proprio per contrastare i fenomeni predatori nei confronti di persone anziane.