Federcasalinghe: «La chiusura domenicale dei negozi è contro le famiglie»
«È culturalmente antistorico e contro le famiglie ridurre tutto a denaro e utilità economica per pochi togliendo opportunità a moltissimi». Lo scrive Federcasalinghe in una lettera inviata al vicepremier, Luigi Di Maio, in merito alla chiusura domenicale dei centri commerciali. Oggi i centri commerciali, in particolare nei giorni festivi, si legge nel comunicato dell’associazione, «rappresentano un punto di aggregazione della popolazione: famiglie con bimbi, giovani, pensionati, trovano la possibilità di incontrarsi gratuitamente, in un ambiente piacevole, allegro e vivace, godendo di una temperatura climatizzata che forse a casa non si possono permettere».
Federcasalinghe scrive a Di Maio
La nota di Federcasalinghe prosegue sottolineando che per le donne, impegnate tutta la settimana con un lavoro sia fuori che dentro casa, «è importante vivere un momento di svago con il proprio compagno al centro commerciale». La missiva riporta anche dei dati circa la preferenza espressa dalle famiglie che sono state intervistate. Nella fattispecie emerge una forte contrarietà alle dichiarazioni di Di Maio. Dicono no alle chiusure domenicali: nel Nord l’83 per cento, nel Centro il 75 per cento mentre nel Sud i contrari al provvedimento annunciato dal vicepremier grillino ammontano al 69 per cento.
«Così si perdono posti di lavoro»
Nel dettaglio, secondo l’analisi diffusa dall’associazione, la contrarietà più evidente arriva dalle aree urbane ed in particolare dalle periferie, dove si registrano punte di contrasto oltre l’85 per cento. Federcasalinghe, infine, ha sottolineato che tra gli effetti negativi prodotti dalle chiusure della domenica ci sarebbe anche «la perdita dei posti di lavoro che ne conseguirebbe e dei servizi gratuiti».