E’ in carcere il padre nigeriano dei bambini uccisi nel nido di Rebibbia
Si trova in carcere in Germania il padre dei due bimbi uccisi martedì scorso da Alice S., la detenuta 33enne di origine tedesca che martedì scorso ha lanciato i due figlioletti per le scale nel reparto nido del carcere di Rebibbia a Roma. A rintracciare Ehis E., nigeriano, sono stati i Carabinieri e l’Interpol. Ieri la Procura di Roma ha lanciato un appello per ottenere il via libera per l’espianto degli organi da Divine, il piccolo di 18 mesi per il quale i medici del Bambino Gesù hanno accertato la morte cerebrale. La figlia più piccola, Faith, di sei mesi, è morta sul colpo. La donna era in carcere da poco meno di un mese per spaccio di padrestupefacenti. A Piazzale Clodio i magistrati hanno inoltrato al gip Antonella Minunni la richiesta di convalida dell’arresto della donna e nei prossimi giorni è atteso l’interrogatorio di convalida.
“Ora i miei angeli sono in paradiso“. Sarebbero state queste le parole di Alice S., come riferisce l’avvocato Andrea Palmiero, legale della detenuta 33enne di origine tedesca che ha lanciato i due figlioletti per le scale. La bimba di pochi mesi, è morta sul colpo. Per il fratellino, ricoverato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, è stata accertata morte cerebrale e si sta valutando “la donazione degli organi”.
La donna era in carcere da poco meno di un mese per spaccio di stupefacenti e in prigione non aveva dato segni di squilibrio mentale. “Credo che lei abbia vissuto la sua carcerazione come una doppia punizione” dice il legale. “Proprio ieri ero al Tribunale di Roma per discutere la scarcerazione. Probabilmente sarebbe uscita presto dal carcere”.