E’ Giorgetti il “Fico” della Lega, con la missione di frenare il M5S

23 Set 2018 17:35 - di Adele Sirocchi

Giancarlo Giorgetti è l’uomo saggio della Lega, quello che, pur restando sempre un passo indietro rispetto al Capitano, prende in mano la matassa delle missioni impossibili e cerca di ritrovare il filo per venirne a capo.

In questi giorni concitati in cui molti nodi stanno venendo al pettine non ha nascosto una sottile ostilità nei confronti dei Cinquestelle, incaricandosi di mantenere l’asse governativo al centro senza sbandamenti eccessivi. Quasi si potrebbe paragonare il suo ruolo a quello del presidente della Camera Roberto Fico, che a sua volta si è intestato il compito di rassicurare l’ala sinistra del Movimento guidato da Luigi Di Maio.

Così, prima sono arrivati gli strali per la mancata candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026 (“è mancato lo spirito unitario, non ce l’ho fatta”, ha detto), poi le parole tranchant nei confronti dell’eloquio sbrigativo e minaccioso di Rocco Casalino (“lui non ha il potere di mandare via nessuno”) e infine – come riporta oggi La Stampa – l’insofferenza nei confronti del modo in cui i Cinquestelle stanno gestendo la ricostruzione del ponte a Genova. “Mi pare che i Cinquestelle siano determinati a non dare ad Autostrade alcun ruolo nella ricostruzione, sebbene la convenzione non sia stata ancora revocata. Qualcuno dovrebbe spiegare loro come funziona il diritto”.

Parole cui ha replicato il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5S), evitando di attaccare Giorgetti e prendendosela con i giornalisti: “Il diritto lo conosciamo benissimo, a differenza di qualche giornalista de La Stampa che oggi mette in bocca al sottosegretario Giorgetti frasi che, siamo certi, non rappresentano il pensiero suo né quello della Lega perché il governo ha lavorato in maniera compatta e responsabile – assicura Fraccaro – per dare risposte urgenti alla popolazione colpita dal crollo del ponte Morandi. Stanno provando a dividerci ma non ci riusciranno”.

Poi ci sono le questioni legate alla manovra e il braccio di ferro tra il M5S e il ministro Giovanni Tria. Quest’ultimo non è “protetto” solo dal Quirinale. Ha anche un ottimo rapporto proprio con il sottosegretario Giorgetti, il quale a proposito dei conti ha fatto affermazioni in linea con il titolare dell’Economia: “Non possiamo trascurare i vincoli e gli impegni che ci vengono dall’Europa”. Considerazioni che certo non possono far piacere ai Cinquestelle.

 

 

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