Dramma al Sant’Eugenio, lasciata 15 ore in barella, anziana va al bagno e muore
Un drammatico possibile caso di malasanità all’ospedale Sant’Eugenio di Roma finito in tragedia. La Procura ha aperto un’inchiesta: la paziente, una settantenne di Spinaceto ricoverata nell’ospedale romano per una colica renale, è morta in ospedale per una caduta. Era stata lasciata in barella per almeno 15 ore con le fitte addominali che non le lasciavano tregua, e sprovvista di catetere. L’anziana donna si era spinta fino in bagno, dolorante, dove poi è stata ritrovata in una pozza di sangue. Ne dà conto il Messaggero. Inutile il trasferimento d’urgenza all’ospedale San Camillo, dove malgrado un complesso intervento chirurgico, la donna è deceduta. Il quotidiano romano ha raccolto la testimonianza dell’avvocato dei figli della donna.
Inchiesta per omicidio colposo
Alla paziente, denunciano i familiari, avrebbe dovuto essere inserito il catetere per poi procedere con il trasferimento in reparto. Ma non è andata così. La signora Giulia è rimasta per ore abbandonata in corsia con gravi fitte all’addome a seguito di una colica renale dignosticata dal personale medico. Eppure – denunciano i figli – non è stata sistemata in un letto, né gli è stato messo il catetere. Questa è stata la circostanza cruciale e tragica, poiché l’anziana donna è stata costretta ad alzarsi per raggiungere il bagno, dove è caduta ed è morta. A stabilire se il decesso sia stato causato da un malore o proprio dalla caduta, sarà l’autopsia eseguita dal medico legale de La Sapienza, Giorgio Bolino. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. «Il sospetto – legiamo su Repubblica – è che un controllo più adeguato, o l’intervento dell’urologo per tempo, avrebbe potuto scongiurarne la morte». La Regione Lazio ha comunicato di aver «chiesto con urgenza un audit clinico alla Asl Roma 2 per fare piena luce sull’accaduto.