Dramma a Hollywood: attrice di E.R. uccisa dalla polizia

1 Set 2018 14:29 - di Laura Ferrari

L’attrice Vanessa Marquez, conosciuta per il ruolo dell’inferniera Wendy Goldman di Er-Medici in prima linea, è stata uccisa dalla polizia nella sua casa a Pasadena, in California. Secondo le prime ricostruzioni, gli agenti sono arrivati dalla Marquez dopo una chiamata per controllare le sue condizioni di salute. Gli agenti della polizia di South Pasadena stavano svolgendo dei controlli nella casa di Marquez quando, secondo quanto riportato, la donna avrebbe estratto un’arma giocattolo, provocando la reazione di un agente che avrebbe aperto il fuoco nella sua direzione. Marquez è stata portata in un ospedale della zona, dove è stata quasi subito dichiarata morta. Durante una conferenza stampa tenutasi giovedì 30 agosto, il tenente Joe Mendoza dell’ufficio della omicidi dello sceriffo di L.A. ha descritto l’incidente, dicendo che gli agenti sono stati chiamati sulla scena da un proprietario che ha riferito che la donna era “nei guai”. La polizia ha detto di essere stata chiamata alla residenza della donna in passato per chiedere aiuto per problemi di salute mentale.

Era sparita da E.R. per motivi mai chiariti

Il suo personaggio, l’infermiera Wendy Goldman, sparì dalla serie dopo la terza stagione e da allora la carriera della Marquez si è arenata. Così lei ha deciso di riprendersi la scena e su Twitter  ha raccontato la sua versione: «Clooney ha contribuito a farmi fuori quando ho parlato di molestie durante E.R. Mi disse: “Le donne che non stanno al gioco perdono la loro carriera”. E così è stato per me». Poi ha sostenuto di essere stata vittima di offese razziali (battute nei confronti dei messicani) insieme ad altre donne sul set che scelsero di restare in silenzio. Clooney ha così replicato: «Non avevo idea che Vanessa fosse stata emarginata. La prendo in parola. Ma in quella serie non ero un autore, un produttore o un regista. Non avevo a che fare con il casting. Ero un attore e solo un attore. Se le è stato detto che ero coinvolto in qualsiasi decisione sulla sua carriera, allora le hanno mentito».

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