Di Maio minaccia: «Senza reddito di cittadinanza non voteremo la manovra»
Luigi Di Maio alza la voce fino a minacciare di non votare la “sua” manovra. Al termine della riunione notturna con i ministri grillini per fare il punto della situazione il vicepremier dà il segnale di guerra se la nota al Def non conterrà gli impegni elettorali. «Deve essere votata dal Cdm e dal Parlamento. Una nota al Def non coraggiosa e senza reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, quota 100 Fornero, risarcimento dei truffati dalle banche non avrà i voti del M5s». Per me – dice Di Maio ai suoi uomini – «non ha senso parlare solo di deficit. Si deve scommettere sulla crescita. E dare risposte ai bisogni dei cittadini. Con l’11% di disoccupazione non possiamo che puntare sugli investimenti e sulla crescita di qualità».
Di Maio minaccia il no alla manovra
Sui paletti della Ue conferma di voler andare avanti sfiorando anche il 2 per cento. «A me dispiace che si stia parlando di decimali come punto di partenza anziché di arrivo, ho parlato di manovra di popolo perché con la pensione e il reddito di cittadinanza, noi avremo abolito la povertà. Tutte quelle persone potranno trovare a camminare a testa alta». Poi si sbilancia anche sulla data di ingresso del reddito minimo, sul quale i 5Stelle si giocano la faccia: «Faremo partire in maniera differenziata pensioni e reddito di cittadinanza – ha spiegato – Da metà marzo 2019 saranno avviati i centri per l’impiego con il reddito di cittadinanza erogato». Insomma i primi assegni, a sentire Di Maio, arriveranno tra pochi mesi, inistro Tria permettendo che ha già fatto sapere a governo e maggioranza parlamentare che la legge di Bilancio, per evitare brutte sorprese e reazioni da parte dell’Ue, dovrà contenere interventi graduali per attuare le promesse contenute nel contratto. Competition is competition, di fronte alla presenza invasiva di Matteo Renziil il vicepremier grillino ha bisogno di catturare i riflettori: «Questo governo si differenzierà nel mantenere le promesse. Noi vogliamo fare una manovra che abolisca la povertà con pensione e reddito di cittadinanza, che aiuti le imprese con la flat tax e le sburocratizzazione, e abbia il superamento della Fornero». Tanta roba. «Tanti soldi che stiamo quantificare e che credo possano entrare nella prossima legge di bilancio», dice dal salotto di Porta a porta minimizzando sui sondaggi che danno i 5Stelle in calo progressivo, «quelli non contano».
Spero ardentemente che non votino la manovra suicidio!!!
Finalmente un governo che pensa ai poveri Italiani e pensa soprattutto ad onorare le promesse fatte in campagna elettorale.