Detenuta uccide un figlio (l’altro è gravissimo) a Rebibbia: Bonafede dispone un’indagine

18 Set 2018 18:30 - di Lorenza Mariani

Un orrore indicibile e ancora senza un perché, quello che si è consumato nella tarda mattinata di oggi, intorno a mezzogiorno, nel carcere romano di Rebibbia quando una detenuta – per cause ancora da accertare – si è accanita contro i suoi due figli che erano con lei – come le disposizioni carcerarie prevedono nel caso di bimbi molto piccoli – buttandoli giù per le scale (e non contro un muro, come era inizialmente circolato). La più piccola dei due, una bimba di appena tre mesi, non ce l’ha fatta ed è morta subito; il primogenito della madre-detenuta, un bimbo di tre anni, è invece ricoverato in condizioni gravissime al Bambin Gesù, dove è stato appena comunicato che il piccolo avrebbe subito un danno cerebrale serio. Intanto, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha disposto un’inchiesta interna per valutare le responsabilità sul caso della detenuta, ospite della sezione Nido dell’istituto di pena capitolino, che questa mattina ha gettato dalle scale i suoi due figli: uccidendo il più piccolo e ferendo gravemente l’altro appena più grande. Il ministro è andato in visita prima al carcere, poi in ospedale.

Detenuta killer a Rebibbia, il ministero della Giustizia apre un’indagine

Eppure, dice oggi chi con la detenuta tedesca (di origine georgiana) e mamma killer ha avuto a che fare, la donna era in carcere a Rebibbia da poco meno di un mese per spaccio di stupefacenti e in prigione non aveva dato segni di squilibrio mentale. Il dramma è esploso all’improvviso quando, intorno a mezzogiorno, alla sezione nido del carcere di Rebibbia, ha improvvisamente aggredito e ucciso uno dei suoi due figli e ha poi ferito gravemente l’altro,  gettandoli entrambi dalle scale. La donna, che ha 33 anni, non era seguita dagli psichiatri all’interno del penitenziario e la sua scheda non riportava particolari problemi psicologici, né episodi di aggressività o autolesionismo. A quanto si apprende, proprio da pochi giorni le era stata confermata la pena detentiva.  La tragedia si è consumata in pochi secondi: la donna, insieme ad altre mamme con i loro piccoli, esce in giardino dove si intrattiene come al solito con i bambini; poi, quando le detenute cominciano a rientrare in sezione per il pranzo, la 33enne prende i figli e senza un motivo apparente li scaraventa a terra, davanti a un pianerottolo di pochi scalini. E a perdere la vita è stata la figlia di neanche quattro mesi mentre l’altro bimbo, di due anni, appare subito in condizioni gravissime. Ed è mistero fitto su cosa abbia indotto la donna alla tragedia di cui si è inspiegabilmente resa responsabile…

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *