Definì la Lega razzista: Kyenge a processo per diffamazione

14 Set 2018 16:13 - di Carlo Marini

L’ex ministro dell’Integrazione ed europarlamentare del Pd Cecile Kyenge si è presentata oggi in tribunale a Piacenza per rispondere dell’accusa di diffamazione contro la Lega. A presentare querela il segretario del Carroccio, e attuale vicepremier, Matteo Salvini.

Le dichiarazioni della Kyenge risalgono al 2014

I fatti contestati risalgono al 2014 allorché la Kyenge, durante una festa dell’Unità nel Parmense, accusò la Lega di essere razzista riferendosi a una polemica legata alla foto pubblicata su Facebook da Fabio Rainieri, all’epoca segretario della Lega Nord dell’Emilia. Nell’immagine l’attuale europarlamentare veniva paragonata a un orango. Matteo Salvini, in qualità di segretario della Lega, la querelò per diffamazione. In tribunale a Piacenza si è aperto il processo con la prima udienza. «Ho deciso di rinunciare alla mia immunità parlamentare perché penso che i politici debbano assumersi le proprie responsabilità«, ha detto l’europarlamentare Pd poco prima di entrare in aula.

La gaffe della Kyenge: perché non c’era Salvini?

Qualche ora dopo, su Facebook, la Kyenge sulla sua bacheca ufficiale ha scritto un post dedicato alla sua vicenda processuale: «Oggi a Piacenza: Salvini mi cita in tribunale, perché ho detto che la Lega è razzista. Secondo voi lo è? Giudicate voi». E subito dopo fa un elenco di dichiarazioni di alcuni esponenti del Carroccio: «Senti che puzza,scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani», Matteo Salvini, 2009; «Quando vedo la Kyenge penso ad un Orango», Roberto Calderoli, 2013; «Crediamo sia giunto il momento di prevedere sul treno degli appositi vagoni per extracomunitari, e delle carrozze riservate ai poveri italiani» Erminio Boso e Sergio Divina, 2003; «Questo è un governo del bonga bonga», Mario Borghezio, 2013; L’accusa nei miei confronti è paradossale: negare le dichiarazioni razziste degli esponenti leghisti è negare la realtà. Ps. Ho deciso di partecipare – conclude la Kyenge – responsabilmente all’udienza, potevo scegliere di utilizzare l’immunità ma trovo giusto essere qui. Salvini non c’è». E su quest’ultima frase la Kyenge fa una figuraccia. Salvini in quelle stesse ore era Vienna per il vertice dei ministri dell’Interno europei. Dato che di professione fa la parlamentare europea doveva essere la prima a saperlo. L’ennesima figuraccia di Cecile.

 

 

Commenti

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  • Taddei Roberto 16 Settembre 2018

    SIGNORA KYENGE NON AVRÀ PER CASO CONTRATTO LA BOLDRINITE ACUTA TENDENTE AL DELIRIUM OSSESSORIO ??

  • Francesca 15 Settembre 2018

    Arrogante e presuntuosa, Ovvero : odiosissima! Ma perchè non se ne torna al suo paese a fare la gradassa e la saputona?!

  • Giuseppe Forconi 15 Settembre 2018

    Figuraccia o meno sta di fatto che continua a rompere i marroni. Non si capisce come la si puo’ far fuori e mandarla ad operare con qualche altro Paese meno che con l’Italia.

  • Silvano Valenti - Caracas 15 Settembre 2018

    Tanto di cappello a codesta progressista negra che contende alla discendenza abramica il primato della razza eletta.