Cosa sta succedendo in Libia: parla l’esperto. Gli obiettivi della Settima Brigata
Quello che sta accadendo a Tripoli è una “lotta tutta interna al quadrante libico” che rischia di rompere gli equilibri nati intorno al governo di unità nazionale di Fayez al-Serraj fino a rischiare di rovesciarlo. E’ quanto sostiene Arturo Varvelli, responsabile per il Medio Oriente e il Nord Africa dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Secondo l’esperto, nella capitale si è formato “un cartello di milizie” che sostiene il governo di unità nazionale e che ha una relazione privilegiata con al-Serraj e le potenze straniere che lo appoggiano. Questo ‘cartello’ gestisce “buona parte delle istituzioni”, controllando anche dei nodi importanti nella capitale come le banche. Tutto questo permette loro di avere accesso a fonti di potere e di finanziamento. “Alcune milizie che prima erano presenti nella capitale e che sono state escluse da questi giochi e che adesso sono ‘periferiche’, come la Settima Brigata, si stanno muovendo per entrare nella capitale perché rimanerne esclusi non costituisce un vantaggio”, spiega Varvelli.
“La mia chiave di lettura è quella di una lotta tutta interna al quadrante libico che è determinata anche dal fatto che la comunità internazionale in realtà quasi mai ha coinvolto chi realmente tiene il potere in Libia: non i rappresentanti politici ma quelli militari”, sottolinea l’esperto, parlando di “un errore nelle trattative internazionali”. “In realtà bisognerebbe coinvolgere i leader militari a carte scoperte all’interno di un piano dettagliato, farli sedere attorno a un tavolo e chiedere loro cosa vogliono per deporre le armi – aggiunge Varvelli – Solamente così, trasformando gli attori militari in attori politici, riusciamo a togliere le cause che fanno sì che queste persone continuino a detenere le armi e non si siedano a un tavolo negoziale”. Secondo Varvelli, definire al momento gli obiettivi della Settima Brigata è molto complesso: potrebbe anche essere quello di rovesciare al-Serraj, ma è difficile pensare che da sola possa averne la forza.