Contrordine, Conte non si è ritirato dal concorso per la cattedra alla Sapienza
Colpo di scena nella telenovela del concorso. Il premier Giuseppe Conte non si sarebbe ritirato dalla corsa per il posto di professore di Diritto privato all’Università La Sapienza di Roma. E’ quanto scrive il sito Politico.eu, versione europea dell’omonimo sito giornalistico americano. «Il primo ministro italiano Giuseppe Conte – si legge nel quotidiano on line- non ha ritirato la sua candidatura per una prestigiosa posizione universitaria, nonostante abbia promesso la settimana scorsa di «riconsiderare se andare avanti» in seguito alle polemiche su un suo possibile conflitto di interessi. Il premier Conte, insomma, secondo il sito, risulta «ancora in lizza per la cattedra, la sua prova di inglese è stata rinviata a data da destinarsi», annuncia su Twitter Silvia Borrelli, che è la corrispondente del sito Politico.eu.
Il premier si era espresso diversamente giorni fa: «Per motivi istituzionali lunedì prossimo non potrò essere presente al test di inglese» aveva detto nella conferenza stampa convocata per presentare il ddl Anticorruzione. In quella sede il presidente del Consiglio aveva confermato di aver presentato la domanda, sottolineando che a sua avviso non c’era alcuna incompatibilità ma che, in virtù della sua «nuova vita», avrebbe «riconsiderato questa posizione con molta attenzione». Evidentemente si è creato un qui pro quo: «riconsiderare» non voleva dire «rinunciare». Giuseppe Conte avrebbe solo chiesto di rinviare l’esame di inglese che fa parte del concorso per diventare professore di diritto privato all’Università La Sapienza di Roma.
L’orale avrebbe dovuto tenersi oggi, lunedì 10 settembre in mattinata. E’ accaduto che sll’esame si sono presentati due candidati: Giovanni Perlingeri, figlio del giurista Pietro, e Mauro Orlandi, allievo del professor Natalino Irti. A loro la commissione esaminatrice – leggiamo su Repubblica – ha chiesto se volevano sostenere l’esame subito o in futuro con l’altro candidato che aveva chiesto lo spostamento dell’esame per motivi istituzionali. Gli altri due candidati hanno deciso di rinnviare anche loro, aspettando il premier, ma hanno richiesto fosse messa a verbale la possibilità di una valutazione di legittimità circa il rinvio della prova. La cattedra della Sapienza si libererà il prossimo 31 ottobre con il pensionamento del professor Guido Alpa, di cui il premier è stato allievo prediletto. Nelle sue rare espressioni pubbliche il professor Alpa ha definito Conte “uno studente eccezionale” e “una persona molto per bene”.
Conflitto d’interesse, se viene svolto allo stesso momento dell’attuale incarico, ma se serve solo per passare un esame e quindi utilizzabile in futuro, dopo fine mandato o dimissioni, non vedo perche’ non possa ottenere il possibile mandato o carica.