Caso Diciotti, rischia il capo della Guardia costiera: l’indiscrezione

2 Set 2018 11:57 - di Adriana De Conto

Rischia di essere sostituito il capo della Guardia Costiera entrato in rotta di collisione con il ministro Salvini a seguito del caso Diciotti. Il governo sta per iniziare la partita delle nomine decidendo di anticipare il cambio ai vertici dei servizi segreti (prorogati all’ultimo da Gentiloni) e  nei ricambi potrebbe entrare, a sorpresa, anche  la questione della guardia costiera italiana. Le indiscrezioni  sono rivelate sia dal Corriere che dal Messaggero. In particolare, nella partita, dovrebbe essere sostituito  l’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della Guardia costiera, idea nata dopo  l’intervento che i guardiacoste italiani hanno fatto per portare a terra i migranti della Diciotti . Salvataggio che, denunciò Salvini, non fu comunicato al Viminale. Da qui la frizione mai sanata tra il ministro e la  Guardia costiera. Il Corriere della Sera aggiunge un elemento: solo Danilo Toninelli potrebbe bloccare la sostituzione di Pettorino, “ribadendo che la linea fin qui seguita sul salvataggio dei migranti è imposta dalla legge”. La partita è aperta.

 Intanto sono più chiari i contorni di quanto  potrebbe succedere  ai vertici di Aise e Dis. “Per il servizio segreto estero Alberto Manenti potrebbe lasciare il posto la settimana prossima. Il candidato a prendere le redini dell’Aise sarebbe il generale Giovanni Caravelli, vicedirettore dal 2014. Caravelli sarebbe ben visto da Salvini per la gestione del dossier libico e si è conosciuto pure col ministro Trenta quando la grillina era capitano della riserva. L’alternativa, scrive il Messaggero, potrebbe essere invece il generale della Guardia di finanza Luciano Carta, vice dell’Aise”.

Sul fronte del Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (Dis), invece, il posto di Pansa potrebbe spettare a Elisabetta Belloni, segretario generale del ministero degli Esteri, oppure a Enrico Savio o al generale Carmine Masiello. Pare che Pansa, invece, potrebbe ottenere da Giuseppe Conte, con cui sembra aver instaurato un buon rapporto, la delega ai servizi segreti. “Perché il premier Giuseppe Conte – scrive il Corriere – ha avuto modo di apprezzare il lavoro di Pansa e non è escluso che possa decidere di chiamarlo a Palazzo Chigi nelle vesti di consulente”.

La decisione di sostituire il capo della Guardia Costiera non convince Gasparri: “‘Si legge sui giornali di un possibile avvicendamento del comandante Generale della Guardia Costiera. Sarebbe una scelta inusuale essendo stato l’Ammiraglio Pettorino nominato di recente. Il problema non è il cambio dei vertiti della Guardia Costiera ma le direttive che vengono date da parte del governo. È  colpa di Toninelli se sono state fatte operazioni anomale quale quella di recuperare dei clandestini in acque di competenza di Malta”.  “Si è dimostrato – prosegue il senatore azzurro- che, quando il governo vuole, la Guardia Costiera si attiene a un mandato più preciso. Illudersi di risolvere il problema dell’immigrazione con avvicendamenti – ha detto ancora Gasparri – è più che un errore”.

 

 

Commenti

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  • Pino1° 2 Settembre 2018

    Centro pieno Angela….. ed è così anche nel resto !
    Con i militari, specie quelli di mare un pochino troppo sciupati da ‘buone’ abitudini, va fatto ben capire chi è al ‘comando’ della banda governativa ! molto tempo è trascorso fra le grinfie di napolitano-mattarella-boldrini-gentiloni e lì dentro lo sbando non deve essere da poco !!
    A dirla tutta occorrerebbe partire dai consiglieri militari di mattonella capo di stato maggiore e tanto altro compresi i s.s.m. !! e scendere un pochino giù !

  • Andrea 2 Settembre 2018

    Ma quale “mandato preciso” ? somo andati di nuovo a prenderli in acque NON di nostra competenza nonostante gli ordini del governo !! quindi sostituire subito le erbacce che fanno di testa loro !!

  • Angela 2 Settembre 2018

    L’errore è stato mettere un uomo di fede sinistra a capo Delle infrastrutture e di aver lasciato come capo della guardia costiera un uomo nominato da Renzi…ecco qual è il motivo per il quale Salvini fa tanta fatica a portare avanti il suo progetto sui migranti.