Caselli guida la carica contro Salvini: «La difesa non sempre è legittima»
Nel nuovo capitolo della disfida tra Salvini e pm entra oggi in campo Giancarlo Caselli: “La legittimità della difesa non può presumersi sempre”. Così dice l’ex procuratore capo di Palermo in una intervista al Corriere della Sera. “In uno Stato civile deve essere valutata caso per caso, in base al principio della proporzionalità con l’offesa. Le norme vigenti mi sembrano sufficienti. La corsa alle armi e al loro uso sconsiderato possono alla lunga causare effetti perversi, una specie di corto circuito”. E qui siamo al solito repertorio contro un’applicazione ampia della legittima difesa.
Dove l’attacco politrico di Caselli diventa esplicito è quando l’ex procuratore di Palermo sostiene l’iniziativa quella dell’Anm, che ha duramente criticato il ddl leghista, andando allo scontro con il vicepremier – non è stata una “invasione di campo”, ma un intervento legittimo nel rispetto della divisione dei poteri: “L’esperienza professionale e concreta dei magistrati sui vari temi della giustizia (compresa la legittima difesa) può fornire a tutti elementi di conoscenza utili e assai preziosi. A tutti, anche al legislatore”.
Oggi dalla parte di queste utopie ideologiche come quelle di Caselli credono solo loro, certi mass media, si e no il 15% della popolazione, mentre l’85% è stufa. Che si diano una regolata prima che giungano al 95% e poi paradossalmente si rischierà di ritrovarci nuovamente ad avere un partito unico come quasi 100 anni fa.
Biagio De Santis Se la scorta armata di Caselli in caso di sua difesa dovessero applicare le sue ideologie, poi verrebbero condannate per favoreggiamento al suo omicidio. Ad esempio dovrebbero attendere che gli aggressori sparino per primi, dovrebbero usare armi di potenza non superiore, quindi sparare a chi ha pistola con altra pistola, a chi ha un mitra con altro mitra, se poi questi fossero messi in fuga e ovviamente si coprissero sparando, la scorta non potrebbe far fuoco rischiando ulteriormente di venire uccisi. Siccome è già successo che agenti di polizia son stati accusati da altri PM di aver usato armi di potenza superiore a quella di alcuni aggressori, immaginiamo che la scorta di Caselli sia armata di diverse tipologie di pistole in modo che gli agenti estraggano le pistole adeguate in proporzione alle loro e che nella confusione un ispettore estraesse la pistola sbagliata… E se invece capitasse che gli agenti mettessero mano sulle loro pistole d’ordinanza pur senza estrarle dalle fondine e guardassero in modo intimidatorio dei potenziali killer in avvicinamento? Per coerenza Caselli dovrebbe denunciarli per minaccia di morte verso ignoti…o addirittura andrebbe a chieder loro se vogliono denunciare i poliziotti. Che farebbe se un attentatore che ha appena messo una bomba sotto la sua auto fuggisse per innescare il telecomando? Sparargli alle spalle e in testa sarebbe reato? Certo, non possiamo sapere cosa farebbero i membri della scorta di Caselli se dovessero difenderlo, certo che se dovessero usare il principio della proporzionalità e tutte le altre fantasie ideologiche che certa magistratura ci ha ormai abituato da alcuni decenni sarebbe impossibile difenderlo se non da qualche killer di serie B, magari con disturbi psichici come è già successo a Berlusconi e nell’attentato dimostrativo dinanzi al parlamento di qualche anno fa ove un carabiniere di fatto a mani nude ha affrontato lo sparatore rimanendo il carabiniere paralizzato per il resto della vita. NON ESISTONO cittadini di serie A e di serie B. O almeno non dovrebbero esistere. Così come non dovrebbero esistere leggi interpretabili! A prescindere da chi farà la nuova legge, la vecchia si basa su concetti sbagliati, teoricamente giusti, ma appunto sbagliati perchè si è ben prestata ad essere interpretata nel senso incostituzionale a sfavore del cittadino singolo e del popolo sovrano. I legislatori decenni fa non conoscevano la possibilità della deriva a cui le leggi potessero venir interpretate e applicate oggi, altrimenti avrebbero scritto ben altro. All’epoca si intendeva per proporzionalità che non si potesse sparare ad un bambino che rubava delle ciliege, ad un ubriaco che non reggendosi in piedi cercava di prenderti a sberle o alla polizia di non sparare a dei manifestanti armati di qualche sassetto. Oggi di questi concetti di proporzionalità si è persa traccia salvo ancora in qualche rara eccezione. Ognuno dovrebbe fare il suo lavoro con la diligenza del buon padre di famiglia, ma nessun padre ne madre si tirerebbe indietro nel difendere i propri figli, mentre invece le interpretazioni di legge in primis di certi pubblici ministeri che di alcuni giudici fan si che proprio padri e madri di famiglia vengano condannati per aver difeso addirittura i propri figli! Una nuova legge è necessaria, chiara, univoca, non interpretabile! Solo in questo modo, almeno i citadini saprebbero come comportarsi!
ma questo signore non era già in pensione?!
ma non era già in pensione?!
Ma guarda……ci si era persino dimenticati della sua esistenza…
Utile…..inutile….?
Questione di punti di vista…..alcuni suoi colleghi hanno avuto vita professionale sfortunata a causa della mafia….lui ..come pochi altri hanno fatto carriera
Meglio così …e ringraziando sempre e comunque il partito e certo Stato che hanno pensato bene abbandonare Falcone e Borsellino e DallaChiesa ….e altri sfortunati…possiamo certamente dire che non sentivamo proprio il bisogno della sua voce e delle sue idee…….
Ma per la democrazia questo ed altro….
Dr caselli non è solo questione di legittima difesa, ma anche contro la Tirannia delle istituzioni e dei prepotenti che sono per ” libere armi in libero stato” come negli Usa. Un esempio banale: un prepotente vicino con rosticceria non avrebbe messo un rumoroso aspiratore riversando sul condominio odori e rumori invece che nella parte anteriore se avesse saputo di libere armi in giro, poi costretti a diffidare tramite legale etc, etc. Questo voleva C. Beccaria, cap. XL, ma mai citato e questo il 2°emendamento costituzione USA. E credo che la mafia sarebbe scomparsa invece di ampliarsi nelle province orientali della Sicilia e addirittura in Puglia.
Ah Ah MAGNAGIA…quante parole di legalità!!! Tremo nelle scarpe…
ssssss…..la difesa è sempre legettima, punto e basta, accapo.
Detto da chi circola unicamente con un nugolo di poliziotti intorno sembra alquanto fuori posto. O no? Evidentemente la difesa è legittima solo per alcuni. Ma che bel paese!!!!!!
Caselli vive da sempre con una scorta, non ha la più pallida idea di cosa voglia dire rischiare una rapina in casa con i familiari. Ma di cosa stiamo parlando???? Vada a lavorare ma sul serio!
Siamo alle solite, i magistrati comunisti dell’Anm all’attacco delle istituzioni. Caselli che appartiene alla corrente di sinistra “magistratura democratica” pretende di condizionare anche il lavoro dei legislatori in puro stile stalinista. Ora dopo essersi attribuiti il dogma dell’infallibilità pretendono di essere anche i soli depositari della verità.
Certo, il legislatore ha da imparare dal magistrato che assolve uno spacciatore perché lo spaccio è il suo sostentamento!
Non è possibile sentire certe cose, la difesa è sempre LEGITTIMA! questo o è pazzo o è in malafede.
Parla uno che ha automaticamente il porto d’armi,non deve dimostrare di non essere matto e che grazie alla sua posizione,gode di privilegi enormi….Questa gentaglia da basso impero deve essere tutta ,direi di peggio,ma accontentiamoci di pensionarli a forza.Sono ,cosa inconcepibile, uno stato nello stato.Una riforma assolutamente da fare
I giudici facciano i giudici a me non interessano le loro idee salvino faccia subito la legge sulla legittima difesa e dal 35 per cento passera alla ,80 per cento alle elezioni gli italiani sono stufi su questo buonismo sui ladri chi viene in cada mia di notte o una pistola o una Catania o una spada le elimino senza rischiare niente di fronte la legge ok