Banditi per 3 anni da Chiomonte: per gli antagonisti No Tav scattano i fogli di via (video)
Sono sedici i fogli di via dai Comuni di Giaglione e di Chiomonte emessi dal questore di Torino, Francesco Messina, nei confronti di altrettanti esponenti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav.
I provvedimenti sono stati notificati oggi e sono stati emessi a seguito dei disordini durante le manifestazioni del 7 e dell’8 settembre nei pressi del cantiere Tav in occasione dell’autodefinito “Campeggio studentesco dei giovani No Tav”. In particolare, la sera del 7 i manifestanti si accanirono contro le forze dell’ordine lanciando bombe carta e una pioggia di oggetti vari. Inoltre, appiccarono un rogo nei pressi del cantiere. Durante la marcia del giorno dopo, poi, i manifestanti No Tav cercarono di sfondare le recinzioni che proteggono l’area del cantiere in Val Clarea. I denunciati furono 76.
I fogli di via, spiega una nota della questura, sono misure di prevenzione personali disposte dal questore nei confronti di soggetti che, fuori dai luoghi di propria residenza, hanno adottato condotte pericolose per la sicurezza pubblica. Il provvedimento prevede il divieto per i destinatari di tornare nei Comuni di Giaglione e Chiomonte per la durata di tre anni, senza l’autorizzazione dello stesso questore. «Ci si inventerà qualche idea in stile No Tav per rispedire al mittente questa ennesima schifezza», è stato il commento degli antagonisti, affidato ai propri social e siti.
Il video di alcuni momenti dei disordini del 7 settembre