Avevano minacciato un giornalista siciliano. Condannati due spacciatori
Con l’accusa di avere minacciato il giornalista Giuseppe Spallino, collaboratore del Giornale di Sicilia, il giudice monocratico Claudia Camilleri ha condannato Nicola Ficile a 6 mesi e 20 giorni di reclusione per violenza privata, ed il fratello Giuliano Ficile a 3 mesi e 10 giorni per minacce gravi. Il processo si è svolto con il rito abbreviato al palazzo di giustizia di Termini Imerese. Il giudice Camilleri, inoltre, ha stabilito il risarcimento danni alle parti civili: lo stesso Spallino e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia. L’episodio si è verificato nel luglio del 2017.
Il giornalista è collaboratore del Giornale di Sicilia
Spallino si era occupato di un’inchiesta sullo spaccio di droga a Castelbuono, centro madonita della provincia di Palermo. I fratelli Ficile, inoltre, avrebbero minacciato ed estorto denaro ai consumatori di stupefacenti che hanno collaborato con i carabinieri nel corso dell’inchiesta. «Esprimiamo soddisfazione per la sentenza – ha sottolineato il vicepresidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales – perché è stata riconosciuta la responsabilità degli imputati. L’Unci sarà sempre al fianco dei giornalisti intimiditi e minacciati». Così il presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo:«”Rinnoviamo la vicinanza al collega, e a quanti come lui sono costretti a subire violenze e minacce. Sentenze come questa rappresentano un importante segnale che restituisce fiducia ai cronisti impegnati ed esposti in prima linea».