Atreju, “non ci resta che ricostruire il centrodestra”: e la platea si infiamma

23 Set 2018 12:01 - di Guglielmo Federici

“Non ci resta che ricostruire”. Un tavolo composito attorno a un imperativo categorico entusuasmante. Ricostruire il centrodestra a partire da cosa? Rispondono rappresentati di tante storie politiche e culturali qui ad Atreju nel dibattito che precede le conclusioni di Giorgia Meloni. Da Sgarbi a Magdi Allam, passando per Nunzia De Girolamo, e Fitto, Cirielli, Parisi sono concordi nel volere rifondare il centrodestra a partire da valori fondanti e irrinunciabili.  E ‘ soprattutto la platea di Atreju a scaldarsi. Magdi Allam ha un’altra storia che non coincide con quella del centrodestra, precisa lo scrittore ed editorialista, ma “va bene lo stesso, grazie agli amici di Fdi”, esordisce. Ricostruire? “Certo. Bisogna partire dalla constatazione che siamo una civiltà decadente e per ricostruire dobbiamo capire chi eravamo e individuare una prospettiva. L’Europa si fonda storicamente e politicamente come entità cristiana: la prima menzione del termine “europei” coincide con la vittoria di Carlo Mattello a Potiers: in quella occasione  si parla di “Europei come cristiani”che respinsero l’invasore islamico. le radici cristiane sono quelle che dobbiamo tener presente. Per 1400 anni l’Europa ha dovuto combattere per combattere la strategia dell’islamizzazione. Oggi -ammette-siamo fagocitati in un contesto in cui vorrebbero abbattere le identità culturali e religiose per omogeneizzarzi e appiattirci a meri consumatori. Il centrodestra deve avere un progetto di riscatto di  sovranità a 360 gradi, monetaria, legislativa. A partire da una strategia capillare di  di aiuti alle famiglie alle madri, per invertire il tracollo demografico”.

Intervento prettamente politico per Nunzia Di Girolamo: è pienamente concorde con Giorgia Meloni sulla rifondazione del centrodestra e non su una mera ricompattazione di sigle . “Se oggi siamo qui con le varie anime del controdestra non è un caso perché il centrodestra ha bisogno di rifondarsi”. Poi lancia una provocazione a partire da Roma, dall’elezione della Raggi. “Sindaco di Roma avrebbe potuto essere Giorgia. Ma alle amministrative non siamo stati compatti. L’ipocrisia non la accetto, chiedo scusa personalmente. Smettiamola, il 4 marzo sono gli elettori che hanno rifondato il centrodestra. Basta con questi comportamenti. Dobbiamo ricostruire il centrodestra per le Europee: in quale casa saremo e quali interessi rappresenteremo? Quale Europa?”, sono le questioni su cui invita a ragionare. Raccolgono la sfida Edmondo Cirielli: “Basta cartelli elettorali, dobbiamo tornare a declinare la nostra storia politica”.  Interviene Raffaele Fitto, da sempre qui ad Atreju, ha un obiettivo: “come riuscire in Europa a difendere questi principi nazionali che ci distinguono come centrodestra. Il nostro Paese deve trovare un una formazione che possa incidere con coerenza in Europa”.

Stefano Parisi in un intervento contestato precisa: “Quando il centrodestra gioca per vincere. vince. Alle Regionali qualcuno ha preferito sedersi al banchetto di Zingaretti. Dobbiamo costruire un altro centrodestra e abbiamo una grande responsabilità con le persone. La mia casa del centrodestra dov’è?, chiede. Ma quando critica Putin si becca i fischi della platea. Dopo Castelli, sindaco di Ascoli Piceno, e l’Assessore della Sanità in Sicilia Ruggero Razza è intervenuto Andrea Augello che invita a ragionare sul  rapporto del centrodestra con l’attuale governo.

Sgarbi: FdI diventi il partito del centrodestra

Poi arriva lui. Vittorio: entra con i piedi nel piatto da par suo nel dibattito e dopo qualche “divagazione” in tema linguistico alla sua maniera provocatoria, dice: “Sono entrato in politica nel ’90 come sindaco di San Severino, sono un “antico”: darò una  strada a Sutri a chi ha avuto meriti, ad Almirante e altre figure di peso – dice prendendosi l’appaluso- della Prima Repubblica. “Dopo avere ringraziato Salvini per avere rimesso in circolo due parole – Patria e padre- afferma: “in questo deserto politico rappresentato dai cinquestelle, in questa  Europa di barbagianni corrotti e conformisti, il vostro è l’unico partito che ha ancora un pensiero chiaro e distinto. Vogliamo allargare FdI una buona volta?  FdI deve diventare il vero partito del centrodestra, un movimento patriottico combattente e cristiano”. Applausi, folla in delirio. Centrodestra avanti tutta.

 

 

Commenti

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  • Laura Prosperini 24 Settembre 2018

    i nostri sono Valori “Fondanti”
    senza questi valori, ogni nuova costruzione o rifondazione non può chiamarsi di Destra (diciamo centroDestra)
    Per cui l’On.le Meloni conosce beneissimo questi valori e sono solo questi ad essere attrattivi e non le mode del momento (che vengono, tutte, governate dalle elitè)
    Più Destra, quella vera, quella antica e meno pubblicità.
    Nel mondo si odono, nuovamente, suoni e parole che ci riportano indietro nel tempo e che ci ricordano i nostri valori fondanti
    anche in USA seppur con limitazioni dovute a compromessi culturali, si comincia a sentire qualcosa di nuovo, anzi di Antico…(sarà stato il lascito culturale mai sopito del tutto di Ezra Pound?)

  • Luca 23 Settembre 2018

    Il centrodestra esiste da sempre, è rappresentato dal popolo che respinge la cultura di sinistra- E’ inutile dire rifondiamo, che cosa? Il CD ha bisogno soltanto della guida sicura, onesta e incorruttibile nel tempo ,gli avvoltoi sono sempre pronti a fagocitarla! Giorgia Meloni e gli altri se ne facciano una ragione diventando soprattutto realisti senza rifugiarsi solo nelle belle parole e nelle stroncature, sia pure apprezzabili, contro l’elite e i vessatori degli italiani !