Anti-Trump fuori di testa: professore si spara per protesta contro Donald
Mark J. Bird, professore di sociologia del College of Southern Nevada, si è sparato per protestare contro il presidente Donald Trump. È quanto emerge dal rapporto della polizia intervenuta dopo che l’uomo si è sparato un colpo, ferendosi ad un braccio in modo non letale, in uno dei bagni del campus a Las Vegas. L’incidente è avvenuto alla fine di agosto, ma il Washington Post ha ottenuto ora i dettagli del caso, in particolare le testimonianze delle persone che hanno soccorso il 69enne professore, alle quali Bird ha detto di essersi sparato per protestare contro Trump”.
Una versione confermata negli interrogatori dal letto di ospedale dello stesso Bird, che è stato arrestato ed ora rischia di essere incriminato per aver acquistato e portato un’arma non in vista senza permesso ed averla usata in una zona interdetta. Alla polizia, e nelle lettere che ha lasciato prima di spararsi, Bird afferma di aver agito per protesta contro le politiche che mettono a rischio l’ambiente e per la mancanza di un’azione federale per il controllo delle armi dopo la strage avvenuta a Las Vegas il primo ottobre dello scorso anno.
Alla polizia, il docente ha ribadito che il suo gesto voleva essere dimostrativo, che non voleva uccidersi né tanto meno rischiare di fare del male a qualcun altro. “Ha dichiarato di non essere d’accordo con le politiche attuate da Trump e che sentiva che qualcuno doveva fare qualcosa per dimostrarlo”, si legge nel rapporto della polizia, in cui si sottolinea che Bird ha detto di essersi “sparato per promuovere una maggior controllo sulla vendita delle armi”.
senza parole
Buona tecnica spararsi per non essere d’accordo con qualcuno, mah!