Ansia nel Bresciano, 150 nuovi casi di polmonite: il batterio nell’acqua potabile?
Scatta l’allarme polmonite del Bresciano dove i casi di contagio “anomalo” sono vertiginosamente aumentati negli ultimi giorni. Gli ospedali della zona si trovano così a fronteggiare un’emergenza notevole in questo periodo della stagione. Nello specifico sono più di 150 i casi di polmonite accertati in questi giorni nella zona della Bassa bresciana orientale, tra Montichiari e Calvisano. Un allarme che Ats, l’agenzia di tutela della salute, ha raccolto e sul quale sta indagando per capire le cause di questa epidemia. Non è escluso che i casi di polmonite siano dovuti ad un batterio presente nell’acqua. Per questo è in corso un vertice tra i gestori degli stessi acquedotti e Ats di Brescia. Successivamente Ats incontrerà invece i sindaci della Bassa bresciana Orientale. «Abbiamo stilato una serie di raccomandazioni per i cittadini» ha detto il direttore generale di Ats Carmelo Scarcella.
«Negli ultimi giorni – spiega l’assessore al Welfare Giulio Gallera – presso alcuni Comuni della bassa bresciana orientale, si è registrato un numero di casi di polmonite superiore a quello atteso nello stesso periodo. A fronte di questo incremento, abbiamo tempestivamente attivato, tramite l’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia, un’indagine epidemiologica e ambientale per individuare possibili collegamenti tra i casi».