A Siena dieci negozi svaligiati in una notte: presi due stranieri e un italiano

29 Set 2018 17:13 - di Carlo Marini
suicidio

Hanno fatto razzia in circa una decina di esercizi commerciali del centro storico ma sono stati rintracciati subito dopo e denunciati per furto aggravato in concorso dalla Polizia di Stato. Due minorenni stranieri, entrambi di 17 anni, e un maggiorenne, italiano di 37 anni, sono finiti nei guai perché ritenuti responsabili di numerosi furti avvenuti in città nella notte tra il 26 e il 27 settembre.

I poliziotti delle Volanti della Questura di Siena, sono intervenuti alle 04.45 circa nella zona di Porta Romana dove erano stati segnalate tre persone, incappucciate, che tentavano di entrare in un negozio. Gli agenti hanno fatto un giro di perlustrazione nella zona e, poco dopo, hanno individuato appena fuori dalla Porta uno dei giovani, che corrispondeva alle descrizioni fornite alla Sala Operativa dai testimoni.

La base logistica nel centro storico di Siena

Dopo averlo identificato, hanno appurato che si trattava effettivamente di uno dei tre ladri, quello che faceva da palo, che insieme agli altri due aveva abbandonato alcuni vestiti nei pressi della Chiesa dei Servi, dove gli agenti erano transitati poco prima, nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Dalle indagini immediatamente successive è emerso che il ragazzo, insieme ad un coetaneo e all’italiano, quest’ultimo noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti, si erano accordati per commettere i furti nella notte e poi andare a dormire nella casa di uno dei tre, nel centro storico. Qualcosa però è andato storto e tutti e tre sono stati individuati dalla polizia.

I ladri stranieri (in quanto minori) sono tornati a casa

Dai successivi accertamenti e sopralluoghi presso gli esercizi, è emerso che la banda aveva asportato, a seguito di effrazione, denaro contante da alcune casse per oltre 200 euro e merce di vario tipo, compresi alcuni medicinali da una parafarmacia. I due minorenni, dopo gli accertamenti del caso, sono stati riaffidati ai genitori. Dai riscontri effettuati nei confronti del 37enne italiano è, inoltre, emerso che su di lui pendeva un rintraccio per la notifica di una misura di prevenzione che è stata eseguita questa mattina dai colleghi della Polizia anticrimine della questura.

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