Voleva contagiare il figlio 13enne col morbillo, scoperta l’infermiera no vax
Un’infermiera no-vax è stata sospesa: aveva dichiarato sui social che stava pensando di passare un tampone sulla bocca di un piccolo paziente colpito gravemente dal morbillo, e ricoverato nell’ospedale in cui lei lavora, per trasmettere la malattia al figlio 13enne. Dal Texas la notizia è rimbalzata sui media internazionali. Secondo quanto riportato, sulla sua condotta la struttura sanitaria ha avviato un’indagine. La donna, presentandosi lei stessa come infermiera, avrebbe rivelato le sue intenzioni in un commento a un suo post su Facebook: prelevare un campione di saliva contaminata per esporre il suo ragazzo, non vaccinato, al virus.
Dopo aver visto il piccolo contagiato nel Texas Children’s Hospital di Houston, l’infermiera no vax ha affidato il suo racconto social alla pagina di un gruppo Fb critico verso le iniezioni scudo (Proud Parents of Unvaccinated Children – Texas, genitori orgogliosi di bambini non vaccinati). È inizialmente una riflessione su quanto il morbillo possa colpire duramente. «Questa settimana – scrive – ho visto il morbillo per la prima volta nella mia carriera, come la maggior parte dei miei colleghi e dei medici dell’emergenza. È stato terribile. Il bambino stava molto male, abbastanza da essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Non lo potevi toccare senza che gemesse per il dolore». Nonostante tutto la donna precisa di non aver cambiato le propria posizione intransigente sui vaccini. «Non lo farò mai – insiste – ma volevo condividere la mia esperienza» e raccontare quanto la malattia fosse «peggiore di quanto mi aspettassi». Poi in un commento la frase shock riguardo alla volontà di esporre suo figlio al virus.
L’ospedale e l’infermiera no vax
L’ospedale ha sospeso l’infermiera no vax e l’ha allontanata dai pazienti dopo essere venuto a conoscenza del post, venerdì scorso. «Prendiamo la cosa molto seriamente – hanno dichiarato via email dalla struttura al Daily Mail online – È in corso un’indagine approfondita». La pagina Fb in cui sono state pubblicate le frasi della donna è stata rimossa, ma il canale di notizie di Houston Abc13 era riuscito prima a ottenere gli screenshot dei suoi post. Secondo lo Houston Health Department, il bambino ricoverato a cui la donna fa riferimento, età tra 1 e 3 anni, è ufficialmente risultato positivo al morbillo. Si tratta del primo caso rilevato a Houston dal 2013, ma dalla fine di gennaio già 6 contagi (tutti riguardanti persone non vaccinate) erano stati segnalati nella zona di Ellis County in Texas. Gli Usa erano riusciti a sradicare la malattia nel 2000. Ora però c’è stato un improvviso riaccendersi di focolai e molti esperti di sanità pubblica attribuiscono questa situazione alla presenza di un crescente movimento no-vax.
Mi sa tanto della solita bufala delle case farmaceutiche o di un coup de thatre montato ad arte, per far passare i genitori che si ribellano gustamente contro i vaccini e i loro devastanti effetti collaterali per pazzi furiosi.