Vitalizi agli ex senatori, il Consiglio di Stato dice sì ai tagli ma mette i paletti

3 Ago 2018 12:34 - di Liliana Giobbi

Si può intervenire sul tema dei vitalizi spettanti agli ex senatori incidendo «sulle situazioni sostanziali poste dalla normativa precedente», ma la nuova disciplina sia «razionale e non arbitraria» e vi sia «una causa normativa adeguata e giustificata da una inderogabile esigenza di intervenire o da un interesse pubblico generale». È quanto sottolinea il Consiglio di Stato con il parere n. 2016/2018.
Il Consiglio di Stato si è espresso così in tempi rapidi sul quesito posto da Palazzo Madama sul regime dei vitalizi spettanti agli ex senatori. La Commissione speciale ha affermato la possibilità di disciplinare tale materia con il regolamento del Senato; ha escluso profili di possibile responsabilità derivante dall’approvazione della nuova normativa ed ha esposto il quadro giuridico-costituzionale di riferimento da tenere in considerazione. In particolare, secondo il Consiglio di Stato, «è possibile incidere sulle situazioni sostanziali poste dalla normativa precedente – cioè sull’affidamento al mantenimento della condizione giuridica già maturata – quando la nuova disciplina sia razionale e non arbitraria, non pregiudichi in modo irragionevole la situazione oggetto dell’intervento e sussista una causa normativa adeguata e giustificata da una inderogabile esigenza di intervenire o da un interesse pubblico generale, entrambi riguardati alla luce della consistenza giuridica che ha assunto in concreto l’affidamento».

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