Virus West Nile, primo morto in Veneto per la zanzara del Nilo. In regione 19 casi
Primo morto per West Nile in Veneto in seguito alla puntura della zanzara proveniente dal Nilo. A darne notizia l’assessore alla Sanità regionale, Luca Coletto, che in una nota riporta l’ultimo aggiornamento del bollettino sulla sorveglianza delle arbovirosi, dal qualerisultano confermati «19 casi, ai quali, purtroppo, si è aggiunto il decesso di un anziano di 79 anni residente in provincia di Verona, colpito dalla forma neuroinvasiva del virus».La febbre West Nile è una malattia provocata dal virus West Nile (Wnv), della famiglia dei Flaviviridae, che sta circolando nel nord Italia (un altro anziano è morto a Ferrara). È diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. Il virus, per il quale non esiste vaccino, non si trasmette da persona a persona, ma attraverso la puntura di zanzara, in particolare la specie Culex.
«Dall’inizio di giugno – ha riferito l’assessore – la direzione regionale prevenzione ha posto un’attenzione particolare alla sorveglianza e al controllo delle malattie trasmesse da vettori attivando tutti i soggetti interessati, in primis le aziende Ulss. Con una nota inviata il 30 luglio dalla stessa direzione l’attenzione al verificarsi di casi di infezione umana da West Nile è stata elevata ai massimi livelli e il Piano regionale vettori 2018 è attuato in ogni sua parte». Sono addolorato per la morte di questa persona e rivolgo le condoglianze ai famigliari, ha detto ancora ricordando, per non accendere timori ingiustificati, che gli esperti indicano che un evento così grave si verifica nello 0,1% dei casi di infezione. Nella nota si raccomanda di rafforzare ulteriormente la vigilanza e la valutazione dell’efficacia degli interventi di disinfestazione effettuati dai Comuni. «Ogni Pronto soccorso e ogni ospedale del Veneto – aggiunge l’assessore alla Sanità – tengono la guardia alta e sono in grado di diagnosticare e curare velocemente i casi che dovessero presentarsi. Alla gente chiediamo non paura ma attenzione e collaborazione, perché anche semplici comportamenti singoli sono importantissimi, come proteggersi con uno dei tanti efficaci repellenti disponibili ed evitare accumuli d’acqua stagnante nei giardini e nei sottovasi di fiori, dove le zanzare depongono le uova e proliferano».