Via ai controlli su tutte le infrastrutture: meno “Nuvole”, più sicurezza
Via al piano massiccio di controlli su tutte le infrastrutture italiane. Il tragico crollo del Ponte Morandi a Genova ha spinto il governo verde-giallo a mettere in piedi un programma che andrà a verificare le condizioni e la statica di tutte le infrastrutture: ponti, acquedotti, dighe, strade, scuole. Obiettivo: sicurezza.
In un’intervista al Messaggero, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti, annuncia che, in seguito al crollo del Ponte Morandi, “il governo, è determinato a varare, a settembre, una grande operazione di messa in sicurezza infrastrutturale del Paese“.
Il piano, spiega Giorgetti, “non riguarderà solo la rete autostradale, i ponti, i viadotti, gli acquedotti, ma anche le scuole e le situazioni di rischio causate dal dissesto idrogeologico”.
“Sarà – chiarisce il sottosegretario leghista – un’operazione di manutenzione senza precedenti, con investimenti ingenti in lavori pubblici. Negli ultimi anni – accusa Giorgetti – il Paese e le sue strutture sono state trascurate, dimenticate. Si è pensato alle “Nuvole” (dell’archistar Fuksas), all’arredo urbano. Ora si torna a garantire le strutture di base, l’essenziale”.
“Su questo fronte – avverte il sottosegretario mandando un chiaro ed esplicito messaggio a Bruxelles e rispondendo così alla domanda se per finanziare questo piano saranno sforati i vincoli di bilancio – non esistono deficit, Pil, o parametri europei che tengano. Siamo convinti che l’Unione sarà, ovviamente, benevola”.
Non sarà un’operazione di marketing e di maquillage ma si andrà fino in fondo incidendo su tutti quei lacci e lacciuoli che ingessano l’Italia impedendole di agire: “snelliremo tutte le procedure, a partire dal codice degli appalti che va totalmente rivisto dato che non permette di arrivare in tempi ragionevoli alla realizzazione degli interventi”.
Che vi sia la determinazione nel portare fino in fondo l’azione del governo da questo punto di vista appare chiaro fin dalla decisione di mettere subito e senza indugi in mora Autostrade: “è partita da poche ore una lettera del governo in cui abbiamo contestato ad Autostrade la responsabilità del crollo, sta adesso alla società rispondere. Ci saranno tutte le verifiche del caso. C’è una inchiesta penale, con ipotesi di reato gravissime e i risultati dovranno arrivare al più presto: non possiamo accettare che certe situazioni si protraggono all’infinito e si arrivi a prescrizione come per la strage di Viareggio“.
Meno burocrazia in tutte le iniziative del governo, è questa la chiave per far ripartire l’Italia,basta bavagli,snellire le procedure,togliere vincoli e tutte quelle cose che rallentano la rinascita di questo Paese.
Ora voglio vedere la faccia di bronzo che si conquisterà il primo premio rompendo le palle a questa pattuglia governativa che sta stravolgendo decine d’anni di culattoni al potere, proni e sciacquati con il fondo schiena dell’ITALIA TUTTA ! Se la magistratura avrà un guizzo residuo di dignità dopo le innumerevoli figure di ….. alla Emilio Fede accumulate, se scoperchierà il calderone del sinistro malaffare mafioso che sta massacrando l’Italia da decenni, scoprendo fra le sue fila qualche Giudice alla maniera degli dei nell’Olimpo, dei nostri eroi assassinati dalla mafia, perché erano ed ancora sono ad oggi gli unici giudici antimafia! La mafia ha cavalcato il potere politico? Appariva così ma se tornerete a leggere verga e ripasserete le logiche della fu mani pulite vedremmo che l’aggressione ad una sola parte politica salvando il c..o all’intatta sinistra ‘ha aperto lo spalanco’ in cui siamo finiti !
Se, nella storia hanno un senso le letture dei fatti…. questo è quello che si vede. Benissimo !
Il male assoluto del paese è la mafia, ma… se la magistratura colpisce una sola parte delle molteplici in campo.. si trasforma in altro, entrando in gioco sul tavolo delle puntate! Ed il croupiè, questo non lo puo’ e deve fare !!! Il NOSTRO PAESE di bari, sta morendo !!