Solgenitsin dimenticato. A dieci anni dalla morte alcune pagine da rivalutare
E’ passato quasi sotto silenzio, in questo agosto tormentato, il decennale della morte di Alexander Solgenitsin, che Il Foglio – dedicando allo scrittore una paginata, definisce autore letale non solo per il comunismo ma anche per gli attuali intellettuali conformisti. L’autore di Arcipelago Gulag si spegneva infatti a Mosca l’8 agosto del 2008.
Nel 1945 fu imprigionato in un gulag per aver criticato Stalin in una lettera privata. Nel 1955, scontata la condanna, fu mandato in esilio perpetuo in Kazakhistan. In seguito la pubblicazione dei suoi scritti fu vietata dall’Unione degli Scrittori sovietici. Il Kgb sequestrò i suoi manoscritti, la sua segrataria si suicidò dopo essere stata torturata dai servizi, lui sfuggì a un tentativo di avvelenamento, nel 1970 non poté ritirare il Premio Nobel.