Si chiude in una bara di legno su “invito” di una setta e muore soffocata
Si è chiusa in una bara per allontanare gli spiriti maligni e non ne è più uscita viva. E’ quanto avvenuto a una quarantenne sudcoreana,morta soffocata all’interno di un feretro sigillato durante un rituale spirituale. Giovedì scorso – riferisce il “Telegraph” – la vittima, insieme ad altre due donne, ha partecipato a una sorta di cerimonia religiosa in un appartamento di Gumi, in Corea del Sud, consistente nel chiudersi per tutta la notte in una bara di legno con l’obiettivo di scacciare il male e avere fortuna in futuro.
Dopo qualche ora, però, hanno riferito le testimoni, la donna avrebbe cercato di interrompere il rito lamentando la mancanza di ossigeno senza però essere ascoltata. Fino al macabro ritrovamento del suo cadavere il mattino seguente. Stando a quanto riferito dalla polizia locale, la vittima avrebbe fatto parte di una «pseudo religione», una delle tante credenze sorte in Corea del Sud negli ultimi anni che promettono di risolvere ogni tipo di problema personale, spirituale o finanziario attraverso forme di culto non convenzionali. La posizione delle due sopravvissute, invece, potrebbe farsi difficile, visto che i magistrati sembrano orientati a incriminarle per negligenza in relazione alla morte della loro amica.