San Patrignano “tifa” per il ministro Fontana: “Con lui nuove politiche contro la droga”
C’è la «massima attenzione» sul consumo di droghe che vedrebbe l’Italia tra le posizioni di testa dell’Europa per uso di cocaina e cannabis. A dirlo è il ministro alla Famiglia con delega alle politiche anti-droga Lorenzo Fontana. «Dai dati in nostro possesso – scrive su Facebook il ministro, che sull’argomento ha rilasciato un’intervista a Libero – i tossicodipendenti presi in carico dai servizi sono 130mila, di cui il 16% sono persone mai viste prima dai servizi e il 62,7% sono in cura per eroina, il 20,6% per cocaina e il 12,5% per dipendenza da cannabis. A questi numeri si aggiungono tanti – soprattutto giovani – che ancora non sono in trattamento».
La nota di San Patrignano su Fontana
In una nota, la Comunità di San Patrignano apprezza il piglio del ministro Fontana, deciso ad avviare politiche di prevenzione e di sostegno alle famiglie. «Siamo ben contenti di saperlo al fianco della nostra e di tante altre comunità che giorno dopo giorno si impegnano per dare una risposta concreta a un problema mai risolto e mai tanto attuale come oggi», sottolinea la Comunità. «Conosciamo bene il dramma tossicodipendenza, che va ben oltre i numeri che ci vedono al terzo posto in Europa per consumo di cannabis e il quarto per cocaina. Le centinaia di telefonate che arrivano quotidianamente al nostro ufficio accoglienza – evidenzia San Patrignano – sono cruda realtà, appelli disperati di madri e padri che non sanno come porre freno a figli, legittimati dalla comune accettazione dello sballo: “Lo fanno tutti mamma, perché io non dovrei?». «È fondamentale allora per noi affiancare le famiglie nel loro impegno educativo, sostenendole non solo nel momento del recupero, a cui ci dedichiamo con il massimo delle energie da 40 anni, ma avviando una prevenzione quanto più efficace», aggiunge la Comunità che ogni incontra circa 50mila studenti di tutta Italia per portare loro le storie di San Patrignano. «Ci auguriamo che con il sostegno del governo questa attività possa crescere ancor più a sostegno delle famiglie di tutta Italia», conclude.