Rampelli: basta preoccuparci dello spread, torniamo a produrre ricchezza
L’Italia smetta di farsi eterodirigere dall’estero: lo sostiene il parlamentare di Fratelli d’Italia e vice presidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, secondo cui “l’Italia non può continuare a rimanere sotto schiaffo di Germania e Francia, non è nella natura dei popoli liberi e quindi nemmeno della nostra nazione. La nostra indipendenza l’hanno conquistata i nostri padri con costi elevatissimi. Abbassare la testa e farsi comandare da una, o peggio, più potenze straniere – come accaduto con i governi Monti e di centrosinistra – non è l’atteggiamento giusto. Lo spread, di cui non frega nulla ai cittadini, schizza in alto? Beh, quando il Pd si vantava di tenerlo basso – continua Rampelli – l’economia non è cresciuta a sufficienza, il debito pubblico è aumentato, gli interessi passivi ammontavano a decine di miliardi l’anno. Questo significa che la cura era sbagliata e quindi ora occorre cambiare schema affinché l’Italia possa recuperare credibilità, ma stavolta in produttività e ricchezza. Dobbiamo tornare a fare le manutenzioni sulle infrastrutture, rinegoziare privatizzazioni dissennate che sono stati autentici regali a imprenditori amici, garantire l’equità sociale, a cominciare dalle pensioni, argomenti su cui c’è grande confusione sotto il cielo del governo giallo-verde. Conte sembra piuttosto Alice nel paese delle meraviglie, un vicepremier tra due premier, Di Maio e Salvini, ognuno dei quali si affretta a dare la linea per primo, in modo che l’altro sia costretto a seguirlo. Ma i loro avversari ne garantiscono il successo per impresentabilità: il Pd, Macron, Merkel, la Boldrini, le agenzie di rating… Finché ci saranno loro i pentaleghisti possono dormire sonni tranquilli”.
d’accordissimo On.le
grandi opere, taglio delle pensioni d’oro, quando non di platino, e nazionalizzazioni
per dare lavoro a migliaia di giovani e d’Italiani tutti
in modo tale che si possa aumentare e di molto, il mercato interno
favorendo, così, una forte crescita del PIL/creazione di (nuova) ricchezza.
Poi far tornare, di nuovo, Banca d’Italia nel pieno controllo del Ministero del Tesoro
affinchè, autonomi, non avremo più bisogno dell’euro-pa
ne tantomeno di tutte le agenzie di rating
Bravo On.le!
Concordo con i commenti precedenti, e sono critico verso la UE, ma non possiamo fregarcene del tasso d’interesse dei nostri creditori: paghiamo gli stipendi e le pensioni con i soldi degli altri, e questi “altri” non vanno spaventati, altrimenti finiremo per pagare interessi più alti. Purtroppo non si può non tener conto dell’economia: a rimetterci sarebbero proprio i piccoli risparmiatori.
Bravissimo!!!!!!! tutti questi soloni di economia non sono in grado neanche di amministrare un condominio, figurarsi di amministrare uno stato.
Per far crescere l’economia di un paese, bisogna ridurre le tasse e aumentare la domanda interna.
Completamente d’accordo con Rampelli,mi auguro che si incominci a produrre ricchezza fregandosene di ciò che pensa e dice Bruxelles…Ammiro gli inglesi che hanno avuto il coraggio di uscire da una Unione Europea burocratica e cinica .Smettiamola di prendere ordini,di essere umiliati,rialziamo la testa ,l’Italia è una grande nazione e prima che entrassimo in questa sciagurata UE,eravamo padroni di “Noi stessi”.
Finalmente in F.I. si ritorna a sentire qualcuno che si sente italiano, usa il cervello ed in cuore !
Per favore comunicalo anche al cav. Date un duro colpo al biancone del colle ed alla magistratura politica, non c’era in italia da infinito tempo e va assolutamente messa all’angolo o sospesa ! Come?
Facile…… e costa poco ! Fattelo insegnare dal vice di Totò , quale ? immagina un po’ !
Lo spread è ininfluente, è puro fumo negli occhi creato ad arte per mettere paura. Ristabiliamo l’ordine nel nostro Paese e ricominciamo ad essere orgogliosi di essere italiani.