Presi i lanciatori di uova di Moncalieri. Hanno agito per goliardia, cade la bufala del razzismo
Sono tre ragazzi italiani ventenni abitanti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, gli autori dell’aggressione avvenuta a Moncalieri nella notte tra il 29 e il 30 luglio nei confronti dell’atleta Daisy Osakue, colpita a un occhio da un uovo, lanciato dagli occupanti di un’auto in corsa. A identificare i giovani che hanno agito a bordo dell’auto intestata al padre di uno di loro sono stati i carabinieri di Moncalieri. I tre ragazzi, che ora dovranno rispondere di lesioni e omissione di soccorso, avrebbero compiuto il gesto per goliardia.
Prima di Daisy avevano colpito 4 volte
Insomma, non c’è odio razziale dietro l’aggressione ai danni dell’atleta della nazionale italiana di origini nigeriane colpita all’occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Sin dal primo momento è stata la tesi della Procura di Torino, che ha indagato sull’aggressione avvenuta domenica notte a Moncalieri. Il pm Patrizia Caputo, che coordina l’inchiesta, si è confrontata a lungo con la Procura generale e con i carabinieri del Comando provinciale di Torino.«L’hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, ma volevano colpire me come ragazza di colore», aveva detto l’azzurra all’uscita dell’ospedale oftalmico dov’è stata medicata, salvo poi fare un mezzo passo indietro, ieri sera, al telefono con il presidente del consiglio Giuseppe Conte. «Lei stessa mi ha detto che non ci sarebbe matrice razzista», ha spiegato il premier durante una conferenza stampa a Washington, a margine di un incontro con il presidente Donald Trump. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che nelle ultime settimane a Moncalieri i lanci di uova contro abitazioni e passanti sono stati almeno cinque, compreso il ferimento di Daisy. I militari dell’Arma cercano un Fiat Doblò, probabilmente lo stesso da cui sarebbero partite le uova che, nella notte tra il 14 e il 15 luglio sono finite contro il muro della casa di un pensionato e la sera del 25 luglio hanno colpito tre donne all’uscita da un ristorante. Il fatto di aver colpito Daisy ha scatenato il putiferio, accelerando le indagini. Se non fosse stata colpita lei, quante volte ancora avrebbero colpito indisturbati senza essere rintracciati?
Ultima ora: Sta uscendo un bel quadretto famigliare della povera sventurata: il suo babbo pregiudicato, invischiato nella sanguinaria MAFIA NIGERIANA, idem sua madre. Che bella famiglia, onesta e ossequiosa delle leggi italiane, una famiglia immigrata modello! SI è scoperchiato il tombino di una fogna……….
visto e appurato che uno dei goliardi sia figlio di un consigliere del PD, accertato che il razzismo non ci azzecca affatto, si potrebbe dire che alla giovincella oltre a beccarsi un uovo in faccia gli abbiano rotto anche le uova nel paniere, poteva avere un’avvenire nelle file del PD dopo aver dato prova di propaganda politica a a vari giornalisti,bollando noi italiani razzisti spietati. Un consiglio anche al reggente segretario del PD MARTINA, lascia perdere, più difendi gli immigrati più perdi consensi. FORZA SALVINI
Caduta la bufala i bufalotti di sinistra saranno imbufaliti …
evidentemente ci sono uova più politically correct di altre… ma ai sinistroidi non rimane altro. Sono alla frutta. Pardon, alle uova.
Cade l’accusa di razzismo? Strano quando c’è di mezzo il pd
CERTO CHE A VITTIMISMO NON TI BATTE NESSUNO,VERGOGNATI
Che azione infantile per la loro età devano essere fumatori di canapa!!! La legge è uguale per tutti!
Non capisco però in tutta questa faccenda perchè si lascino impuniti i tre giovani, manco fossero minorenni. Non doveva essere il governo del cambiamento? Questo buonismo verso i giovani, come nei governi precedenti, fa sì che passi l’idea che uno, in quanto giovane, possa fare quello che gli pare, anche lanciare uova dalle macchine in corsa negli occhi alla gente! Cose da matti! L’educazione va impartita con la disciplina in giovane età, specialmente se uno è minorenne, proprio perchè la disciplina fa capire la gravità delle loro azioni. Se restassero impuniti non avrebbero alcun senso di colpa e lo rifarebbero di nuovo. Poi, scusate, è goliardia rovinare la cornea ad una persona? Ci vorrebbe una punizione che sia di esempio. Ma il mondo mi sembra che funzioni al contrario, tende a tutelare il colpevole, non a responsabilizzarlo, come farebbe una sana disciplina, specialmente se uno fosse giovane!
Trattandosi di maggiorenni, potremmo almeno conoscere i nomi di questi civilissimi e intelligentissimi goliardi?
Nota per l’estensore dell’articolo: esiste un punto di vista in tema sociologico secondo cui il razzismo non sta soltanto nell’intenzione di chi compie un gesto, ma anche nell’effetto che produce sulla vittima. Credo sia un interessante spunto di discussione, se vorrete.
un Fiat Doblò che è risultato riportare tracce di uova, risalendo al proprietario, un consigliere comunale del Pd per il comune di Vinovo. Il figlio minore, di anni 19, era alla guida. Ah, ah, ah, ah che risate! Che comiche! Ridicoli!
La morale di questa vicenda: guai, grossissimi guai a chi tocca una diversamente bianca, soprattutto se è una che sguazza nel sinistrume. I cc si sono messi d’impegno a trovare gli autori del fatto, perché proprio non potevano toppare! Infatti, prima che la povera fanciulla venisse attinta dall’ovetto, altri cittadini avevano lamentato la stessa cosa, ma non erano ne diversamente bianchi e ne sguazzavano nel sinistrume, e i cc avena altro a cui pensare…. Poi è arrivata la martire e…… miracolo…… ecco i colpevoli da linciare, magari trovando mezza frase equivoca su un loro profilo e ecco qui i razzisti, e magari li rovinano per sempre. Proporrei a Giorgia Meloni di formare un osservatorio sul razzismo verso noi Italiani, perpetrato da altri italiani, stranieri, zingari ( a proposito, non vi è indignazione, razzismo, quando dai loro insediamenti, spesso abusivi, lanciano pietre, sassi, all’indirizzo dei passanti? E’ capitato a me alcuni anni or sono, nei pressi del famigerato insediamento casilino 900, a Roma).