Ponte Morandi, Toti: «Subito al lavoro, ecco come faremo la demolizione»
Presentato da Autostrade per l’Italia il piano di demolizione preliminare e di ricostruzione del ponte Morandi, («da condividere con le parti interessate», ha spiegato l’amministratore delegato di Autostrade e Atlantia, Giovanni Castellucci), Giovanni Toti fa il punto della situazione e si mostra ottimista sulla tempistica.
Ponte Morandi, Toti: i tempi dei lavori saranno brevi
Il governatore ligure e commissario delegato all’emergenza Giovanni Toti, ha parlato di «30 giorni per l’esecuzione del piano» qualora «tutti i sopralluoghi vadano a buon fine». «I lavori ad est dureranno una giornata, ad ovest circa in una ventina di giorni. Si partirà dalla zona est con modalità mista: demolizione meccanica della pila 10 con un sistema robotizzato di cingolati, senza impiego di esseri umani. Sulla seconda pila invece, la 11, è previsto l’utilizzo delle microcariche esplosive». Sul fronte ovest, invece, la parte del viadotto rimasta in piedi non sarà interessata da implosioni ma sarà smontata pezzo per pezzo. Il piano è preliminare «perché per i tempi esatti e la conferma delle linee decise occorrerà una serie sopralluoghi sui tronconi che al momento non sono ancora stati effettuati perché sono sotto sequestro. Chiederemo il permesso della procura, lo farà Autostrade e lo chiederemo anche noi, per la commissione ispettiva regionale». Dunque se il piano verrà approvato da tutti i soggetti competenti – conclude Toti – , entro un mese potrebbero iniziare lavori di demolizione e in un altro mese dovrebbero essere completati.
Le case da abbattere
Le stime parlano di un eventuale abbattimento contestuale di 150 appartamenti su 252 presenti nell’area attualmente sfollata sotto il troncone di levante del viadotto. «Delle case sotto zona est circa 150 appartamenti verranno interferiti dalle demolizioni ma non è previsto al momento alcun piano di abbattimento preventivo. In questo mese circa – spiega Toti – utilizzando sopralluoghi per definire la demolizione stessa cercheremo di comprendere e analizzare la stabilità dei tronconi per dare vita ad attività come l’ingresso di persone per il ritiro dei beni personali dalle proprie case e aprire almeno di una via di collegamento sulla Val Polcevera». In una lettera, firmata anche dal sindaco di Genova Marco Bucci, indirizzata al presidente del consiglio Giuseppe Conte e al sottosegretario Giancarlo Giorgetti, Toti ha messo in evidenza che «serve un provvedimento legislativo ad hoc, o da inserire all’interno del Milleproroghe o di altro atto avente forza di legge in approvazione a settembre, che deroghi o consenta ad un’apposita autorità individuata di derogare all’ordinamento italiano vigente per l’assegnazione degli appalti per la ricostruzione». Se il governo – ha il governatore della Ligura – ritenesse opportuno nominare un commissario ad hoc, sarebbe utile che coincidesse con la struttura commissariale regionale per l’emergenza in modo da non creare sovrapposizione di ruoli e contrasti di competenze tra poteri legislativi regionali e governativi».