Ponte Morandi: ora è allarme sciacalli. Arrestate tre nomadi
Tre nomadi di età compresa tra i 18 e i 30 anni sono state arrestate stanotte dalla polizia di Genova mentre con arnesi da scasso stavo cercando di entrare in un alcune case abbandonate per il pericolo del crollo di Ponte Morandi. Le donne, di etnia sinti, di 18, 36 e 45 anni sono state arrestate nella notte di Ferragosto, dalla polizia in via San Donà del Piave, nei pressi del torrente Polcevera. Si trovavano sulla sponda opposta di via Fillak dove ci sono le case che sono state sfollate ma anche quella strada è stata evacuata a scopo precauzionale. Le due più anziane sono state condannate in un processo con rito direttissimo nel tribunale genovese e sono state condotte nel carcere di Pontedecimo, mentre la la più giovane è stata rilasciata e ha ricevuto la misura del divieto di dimora nel capoluogo ligure con contestuale obbligo di firma nel campo nomadi di Torino, dove risiede abitualmente con le altre due.
Ponte Morandi: decine di case lasciate incustodite
Sono oltre 600 le persone sfollate e decine gli appartamenti rimasti vuoti e incustoditi. La principale preoccupazione delle forze dell’ordine è infatti che gli sciacalli di turno (e l’arresto delle tre donne sinti ne è la riprova) possa voler approfittare della situazione per introdursi nelle abitazioni e fare razzia. Dal giorno del crollo le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della questura di Genova, battono a tappeto quella che è stata individuata come la “zona rossa” per tenere sotto controllo la situazione e fermare eventuali sospetti.
L’importante, ora, è buttare le chiavi a mare, e non farle uscire dopodomani, capito?!
Espulsioni di massa forza!