Non era razzismo ma Malagò insiste: «Daisy a rischio per gli Europei, episodio grave»

1 Ago 2018 15:47 - di Lucio Meo

«La partecipazione di Daisy Osakue agli Europei di atletica è fortemente a rischio», ha fatto sapere il presidente del Coni, Giovanni Malagò, riferendosi alla situazione della primatista italiana under 23 nel lancio del disco aggredita di recente mentre rientrava a casa a Moncalieri. Non era un episodio di razzismo, come accertato dai carabinieir, ma di gratuita e becera violenza di strada, compiuta anche ai danni di italiani, tra cui una donna bianca e un pensionato della zona. Ma il presidente del Coni continua a enfatizzare l’episodio, sollevando il tema dell’indignazione per il presunto atto razzista. «Per la sua problematica all’occhio deve usare una dose di cortisone che – ha aggiunto Malagò al termine della Giunta del Coni – malgrado ci sia la possibilità di avere esenzioni, è in quantità talmente eccessiva che non le potrebbe avere. Quanto accaduto è un fatto estremamente grave, da disprezzare». Siamo d’accordo, ma da disprezzare a prescindere, per tutti, anche per le donne itaiane che non devono partecipare alle gare sportive.

Sul fronte Olimpiadi, Malagò si mostra ottimista: «Non dovrò mai essere polemico, ma ci tengo a dirlo: la governance si dovrà attuare e definire quando quella che oggi è una candidatura diventerà una Olimpiade. Nella migliore tradizione del paese, noi oggi siamo solo candidati, non abbiamo preso le Olimpiadi. Va ricordato perché su questo tema, anche a livello di opinione pubblica, c’è un po’ di confusione. Ci siamo iscritti a una gara ed è una bella cosa per il nostro paese», ha precisato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che oggi si è chiamato fuori dalla governance della candidatura italiana alle Olimpiadi del 2026. «Ho preso atto delle parole di Sala, che ho sentito sia ieri che stamattina tante volte, e non cambia assolutamente niente. La delibera è questa, poi una volta che il Consiglio nazionale approverà la candidatura entrerà in pista la commissione di valutazione del Cio, che dovrebbe arrivare tra il 6 e il 10 agosto. In quel momento si entrerà nel dettaglio su impianti e il resto, è una fase di dialogo».

A chi ha rimproverato al Coni di avere ceduto alle pressioni politiche, ha risposto Carlo Mornati, il coordinatore della commissione di valutazione sui tre dossier di Cortina, Milano e Torino: «La commissione ha lavorato in maniera egregia -ha sottolineato-, quello che è uscito dal lavoro è frutto di un lavoro che ha mirato a trovare un contenimento dei costi e garantire il massimo profilo degli impianti. Non è stata una valutazione politica».

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