Maria Butina, la Mata Hari russa che ha sedotto il Campidoglio Usa

4 Ago 2018 17:41 - di Redazione

Maria Butina: è questo il nome della moderna Mata Hari che avrebbe sedotto esponenti politici di primo livello in America. Attivista russa pro NRA (National Rifle Association) negli Stati Uniti, arrestata il mese scorso con l’accusa di aver operato negli Usa per quattro anni come agente sotto copertura del Cremlino, Maria Butina aveva infatti frequentato con Jeffrey Gordon, consigliere della campagna elettorale di Donald Trump preso in considerazione anche per la squadra di transizione dopo la sua elezione nel 2016, emerge da documenti della Commissione intelligence del Senato citati dal Washington Post. Gordon, 50 anni, ex ufficiale di marina, ex portavoce del Pentagono con George W. Bush, per sei mesi era stato direttore della sicurezza nazionale della campagna di Trump. Gordon e Butina, che si erano conosciuti a una festa alla residenza dell’ambasciatore svizzero a Washington nel settembre del 2016, si erano scambiati diverse mail fra settembre e ottobre di quell’anno, fino a che Gordon non l’aveva invitata a un concerto del gruppo rock Styx a Washington e a una sua festa di compleanno a fine ottobre. Butina, 29 anni, iscritta a un programma post laurea all’American University nel 2016, aveva cercato di infiltrarsi nel sistema politico americano su direzione di alto funzionario russo proprio mentre Mosca interferiva con le elezioni del 2016, emerge dall’inchiesta Usa. Durante la campagna elettorale Butina aveva chiesto pubblicamente a Trump nel 2015 della sua opinione sulla Russia e nel maggio del 2016 aveva incontrato Donald Trump jr a margine di un evento della National Rifle Association.

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