Lido sul Tevere, la Raggi nega il patto con i rom. Ma il leader “Zorro” insiste…

6 Ago 2018 17:39 - di Antonio Marras

L’articolo del “Messaggero” ha svelato una realtà inquietante: “Zorro”, il capo dei rom della zona, veglierebbe sul lido sul Tevere, i nomadi della zona avrebbero dato il via libera alla spiaggia voluta dal Comune sulla riva del Tevere, i rom avrebbero benedetto l’iniziativa del sindaco Virginia Raggi e si sarebbero impegnati a non disturbare i bagnanti. A svelare l’incredibile retroscena è stata una delle responsabili del progetto, Simonetta De Ambris, che al quotidiano romano ha raccontato: «Ci siamo raccomandati a Zorro». Si tratta del “capo” di un gruppo di rom che da anni vivono accampati a pochi passi dallo stabilimento, in vicolo Nicola Savini, e che si sarebbe messo a disposizione del Comune di Roma per  proteggere” la spiaggia». «Un rom, diciamo particolare, che si è presentato quando stavamo facendo i lavori – racconta la De Ambris – ce ne hanno parlato come fosse il capo del campeggio», (ovvero dell’insediamento abusivo che sorgeva proprio dove oggi ci sono venti ombrelloni e quaranta lettini prendisole) e che affittava illegalmente le capanne. È venuto a vedere cosa facevamo nella sua area» continua al Messaggero la dirigente. Quindi la spiaggia la controllano i rom? «E certo» risponde lei. Difficile negare l’evidenza, però…

Il Comune smentisce e punisce la dirigente

«Il presunto accordo con i rom per l’apertura della spiaggia sul Tevere è una fake news. Non c’è stato alcun contatto per garantire la sicurezza della struttura comunale a Ponte Marconi. La persona che ha rilasciato alla stampa tali dichiarazioni, che non corrispondono a verità, se ne dovrà assumere la responsabilità e dovrà risponderne a tutti gli effetti all’Amministrazione Capitolina e a tutti i cittadini di Roma. Come deve essere, la sicurezza è garantita dalla Polizia Locale. Sulla linea della legalità non arretriamo di un millimetro», è la smentita  l’assessora alla Sostenibilità Ambientale Giuseppina Montanari. A sorvegliare l’area attrezzata Tiberis – secondo il comune – sarebbero i nuclei GSSU e PICS della Polizia Locale impegnati sul posto con una pattuglia nelle ore notturne e con agenti motociclisti in perlustrazione durante il giorno. «Con l’Ufficio Speciale per il Tevere, che abbiamo fortemente voluto per dare più forza ed efficacia alla nostra azione, siamo impegnati quotidianamente nel difficile compito di sgomberare insediamenti abusivi lungo il fiume perché è una nostra priorità mettere in
sicurezza e restituire ai cittadini la piena vivibilità del Tevere e delle sue sponde, luoghi che rappresentano il cuore della città. L’area attrezzata Tiberis di Ponte Marconi è l’esempio concreto della nostra determinazione e del nostro impegno. Abbiamo bonificato e reso godibile un’area dove da decenni regnava l’abbandono», aggiunge l’assessora.

“Zorro” insiste: noi siamo a disposizione…

Il leader dei rom della zona, dal simpatico nomignolo, “Zorro” (nella foto in alto), è finito addirittura in tv, al Tgcom24, dove ha precisato che lui e i suoi nomadi non hanno avuto alcun ruolo nell’allestimento della spiaggia e “non hanno avuto nulla in cambio”, “ma vogliamo essere ascoltati dal sindaco di Roma perché abbiamo i nostri progetti per la zona, non vogliamo nulla, anzi, siamo disposti a fare i volontari…”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Jolanda C. 7 Agosto 2018

    “Abbiamo i nostri progetti per la zona” dichiara ai giornalisti, che accorrono a frotte a raccogliere il suo Verbo….ehhhh, forza sindachessa, faglielo sapere allo sdentato zorro, ormai popolare, come dove e quando sarà libero di attuare i propri progetti….già è fin troppo generoso e paziente, non abusare della sua sconfinata gentilezza….ehhhhhhh!

  • Angela 7 Agosto 2018

    Non ci posso credere!!! I Rom che comandano a bacchetta la giunta comunale …ma è mai possibile una cosa del genere?

  • Jolanda C. 6 Agosto 2018

    Quindi oltre ai topi, la monnezza, il Tevere infetto, le palme di plastica, il caldo opprimente e l’impossibilità di fare bagni, adesso compare l’ultima perla…..il consenso (graaazie) degli zingari capeggiati dallo sdentato zorro, che hanno dato il permesso alla raggi di costruire sul LORO territorio (a quanto consiste l’affitto pagato da tutti noi, usufruenti o no, della meravigliosa spiaggia?).
    raggi, una sola parola: Vergognati.