L’ex amante confessa: «Sono stato io a uccidere Manuela Bailo»

20 Ago 2018 12:26 - di Fortunata Cerri

Ha detto di averla uccisa e poi di averne nascosto il cadavere. Questa la confessione dell’ex amante di Manuela Bailo, la 35enne scomparsa da Brescia il 29 luglio scorso. L’uomo, un 48enne bresciano, era già indagato per la scomparsa della donna. La salma si Manuela, si legge in una nota della Procura di Brescia, è stata trovata la notte scorsa ad Azzanello, grazie anche alle indicazioni riferite dall’indagato, ora in stato di fermo. Il reo confesso è stato interrogato nella notte dal magistrato titolare delle indagini alla presenza del difensore d’ufficio. Al termine dell’interrogatorio, si legge ancora nella nota della Procura di Brescia, l’indagato ha partecipato ad un sopralluogo ad Azzanello (Cr) indicando il luogo dove aveva nascosto il cadavere di Manuela. Il magistrato ha disposto il fermo dell’indagato e sono in corso ulteriori ed approfonditi accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.

Manuela Bailo, le indagini

Sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo Carabinieri Brescia, del Ros Carabinieri Brescia, del Nucleo operativo Compagnia Carabinieri di Gardone Val Trompia e della Stazione di Nave ad aver eseguito il decreto di perquisizione emesso dalla procura nei confronti dell’uomo indagato per la scomparsa della donna. Di Manuela si erano perse le tracce un pomeriggio dell’ultimo sabato di luglio. Era uscita con pochi effetti personali e non era più tornata. La sorella Arianna aveva lanciato un appello su Facebook per ritrovarla. La 35enne lavorava in un centro di assistenza fiscale e viveva a Nave, nel Bresciano.

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