“Le ragazze violentate se la cercano”. Nei guai il poliziotto autore del post

31 Ago 2018 16:07 - di Eugenio Battisti

La quindicenne stuprata a Jesolo? Se l’è cercata. Rischia un pesante provvedimento disciplinare e di dover abbandonare la divisa Mauro Maistro, poliziotto di Adria e segretario del sindacato indipendente di polizia di Rovigo. È lui l’autore di un post-choc pubblicato su Facebook che in poche ore ha invaso il web e indotto il Codacons a chiederne la destituzione.

Il post-choc del poliziotto di Adria

«Queste ragazzine – scrive il poliziotto a proposito della ragazzina di 15 anni stuprata a Jesolo dal senegale Mohamed Gueye ora in carcere a Venezia – pensano di rimediare una canna facendo servizietti veloci agli spacciatori… poi trovano quello che invece vuole il servizio completo e allora piangono perché le stuprano…storia vecchia come il mondo». Il post, scovato da Selvaggia Lucarelli e ripreso dal Gazzettino, è solo l’ultimo di una serie di commenti insultanti comparsi nelle ultime due settimane nel profilo del poliziotto, che  spaziano dal film su Stefano Cucchi («la sorella e i parenti vengono accusati di fare i soldi su una persona «che valeva poco da vivo e da morto è diventato un affarone») ai “cazzoni” della Guardia costiera passando per l’ambasciatrice di Malta definita “mignotta da night”. Tutti post frettolosamente cancellati nel pomeriggio di ieri quando è esploso il caso stigmatizzato dalla Lucarelli.

Il j’accuse di Selvaggia Lucarelli

La blogger, infatti, ha pubblicato sul suo profilo un collage dei post incriminati con questo commento. «Lui è Mauro Maistro, segretario del sindacato indipendente di polizia di Rovigo. Si esprime così, sulla sua pagina fb aperta, su Stefano Cucchi e il film su di lui, sulle ragazzine violentate, sulla Boldrini, sui migranti, sulla guardia costiera, sull’ambasciatrice di Malta e così via». Ora, siccome io di poliziotti ne conosco tanti, so che si vergogneranno di un collega così – aggiunge la Lucarelli – non se lo meritano un collega così. Nel frattempo però mi domando: ma i suoi colleghi di commissariato la sua pagina fb non l’avevano mai vista? Perché al di là della sua visione del mondo che è deprimente, ci sono frasi diffamatorie e, soprattutto, passa l’idea che se vai a denunciare uno stupro da lui ti riterrà una mitomane o una drogata».

La polemica monta in fretta tanto che alla questura di Rovigo si è tenuto un lungo vertice per capire come procedere nei confronti dell’ex segretario provinciale del Coisp, sindacato da cui si era dimesso l’8 agosto. «Stiamo verificando la corrispondenza tra l’account del poliziotto e quello di chi ha pubblicato i post — fanno sapere — in caso di esito positivo, valuteremo le responsabilità». Insomma sarà aperto un procedimento disciplinare che potrebbe arrivare alla sospensione o alla destituzione di Maistro.

Commenti

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  • Francesco Ciccarelli 31 Agosto 2018

    Nessun «emancipato» dà dell’animale allo stupratore, nessun padre di famiglia invita le adolescenti alla prudenza verso gli estranei: niente di tutto questo! Invece, tutti si strappano le vesti per questi commenti sprezzanti: gli ipocriti e gli ingenui hanno trovato un capro espiatorio facile e comodo!

  • Pino1° 31 Agosto 2018

    A pensar male si fa peccato ma troppo spesso ci si indovina !!!!! A servà scenni d’all’arbero!