L’affondo di Fontana: «La sinistra ci accusa di razzismo per sopravvivere»

4 Ago 2018 11:00 - di Franco Bianchini

«Sa cosa diceva Malcom X? Se non state attenti i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono. Viviamo in un’epoca in cui gli identitari sono oppressi. Mi vogliono far passare per estremista e razzista. Vogliono farlo con me, con Matteo Salvini che è tutto tranne che razzista, con tutta la Lega. Noi vogliamo solo rivendicare la nostra identità. Invece c’è un mondo per il quale tutti siamo uguali e tutti siamo solo numeri». Lo dice il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana a Libero, difendendo la sua proposta di abolire la legge Mancino. Proposta, precisa, che non era stata concordata con Matteo Salvini: «È stata -spiega- una mia iniziativa. Negli ultimi giorni, col caso di Daisy e dell’uovo lanciato da un ragazzo che è addirittura parente di un consigliere comunale del Pd, abbiamo avuto la dimostrazione che la sinistra cerca di usare il presunto razzismo in modo strumentale. Ormai lo fa ogni giorno. Questa strumentalizzazione – prosegue Fontana – porta ad accuse più o meno esplicite contro il ministro degli Interni, più in generale contro la Lega, di cui sono vicesegretario, e contro il governo. Da vero anti-razzista e da persona che vuole combattere il razzismo, dico che questa strumentalizzazione rischia di sfociare in una pericolosa ideologia».

Commenti

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  • Giuseppe Tolu 4 Agosto 2018

    E voi affondatela del tutto, sono ormai in alto mare senza nessun salvagente