Giallo in Svizzera: avvelenamento mortale nel museo di farmaceutica
Un uomo morto è stato trovato venerdì sera nel museo di farmaceutica dell’università di Basilea. Il dipendente dell’istituto è entrato in contatto con una sostanza tossica. I soccorritori giunti sul posto hanno solo potuto constatare il decesso. Confermando all’agenzia Keystone-ATS una notizia in tal senso riportata da diversi media della regione, la polizia cantonale ha precisato di non avere alcun indizio di un eventuale intervento di terze persone. L’accesso al museo e le via adiacenti sono state temporaneamente bloccate. Ma la procura basilese ha precisato che in nessun momento c’è stato pericolo per la popolazione o l’ambiente.
Svizzera: investigatori alla ricerca della sostanza killer
Alle 17.30, di ieri, secondo quanto riportato dal Ticino on line, i servizi di emergenza sono stati allertati dopo che il dipendente è stato trovato senza vita, riferisce la Polizia basilese. All’interno del museo si trovavano altri tre dipendenti, che non sono rimasti feriti. La zona attorno al museo è stata immediatamente sbarrata, anche se è subito stato precisato che non c’è alcun pericolo per la popolazione. Non risultano indizi dell’eventuale intervento di terze persone. Le circostanze esatte della morte dell’uomo e la sostanza tossica è coinvolta sono attualmente oggetto di indagine.
Il museo di Basilea fondato oltre 80 anni fa
Il museo fu inaugurato nel 1925 ed è, con le sue ampie collezioni, un esempio unico in Svizzera. Arredato con i bei mobili di un’antica farmacia. Si trova in una casa medievale della città vecchia, dove un tempo entravano e uscivano Paracelso ed Erasmo. Comprende collezioni di antiche medicine e farmacie, di utensili da laboratorio, splendide ceramiche, strumenti, libri, arte e artigianato d’arte.