Criminalità, crescono le estorsioni e i casi di usura. I dati della Cgia

25 Ago 2018 12:37 - di Redazione

Imprenditori sempre più esposti alla criminalità, fra racket e usura, anche per colpa della riduzione del credito provocata dalla crisi economica e finanziaria. Lo sottolinea l’Ufficio studi della Cgia di Mestre che segnala come negli ultimi 10 anni il numero delle denunce per estorsione è aumentato del 77,2 per cento. Se in termini assoluti nel 2006 c’erano state 5.400 segnalazioni alle forze dell’ordine, nel 2016 (ultimo anno in cui sono disponibili i dati) hanno raggiunto quota 9.568. Soglia, quest’ultima, comunque in diminuzione di 2,7 punti percentuali rispetto al risultato registrato nel 2015. Analizzando i dati di Transcrime, Centro di ricerca dell’Università Cattolica di Milano, si stima che il fatturato complessivo dell’estorsione organizzata in Italia oscilli tra i 2,7 e i 7,7 miliardi di euro l’anno.A livello regionale il trend di crescita delle denunce registrato tra il 2010 e il 2016 ha interessato soprattutto le regioni del Nordest: ad eccezione della Valle d’Aosta (+533,3 per cento), nel Trentino Alto Adige (+188 per cento) e in Emilia Romagna (+ 179,7 per cento) si sono verificate le variazioni più importanti. Pur essendo decisamente più contenute (nel 2016 le segnalazioni a livello nazionale sono state 408), non va nemmeno sottovalutato il fenomeno dell’usura che anche in questo caso vede il Nordest, e in particolar modo l’Emilia Romagna, tra le realtà più colpite: tra il 2010 e il 2016 la variazione percentuale della regione è salita di oltre 266 punti. Seguono la Calabria (+100 per cento) e le Marche (+85,7 per cento).

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