Cicciolina su tutte le furie: “Mi hanno pignorato il vitalizio”
È stato pignorato il vitalizio di Ilona Staller, in arte Cicciolina, la pornostar che era stata eletta in Parlamento con il partito Radicale 16 luglio 1987 e rimase in carica fino al 3 marzo 1992. Secondo l’Agenzia delle Entrate la Staller avrebbe un debito di circa 100mila euro di cartelle esattoriali mai saldate, pertanto il suo conto in cui le viene versato ogni mese il vitalizio è stato bloccato.
Il legale di Cicciolina: “Atto illegittimo”
Un provvedimento ritenuto illegale dall’avvocato Luca Di Carlo, che, interpellato dall’agenzia Dire, difende Ilona Staller fin dal famoso e vittorioso processo contro l’ex marito Jeff Koons e che ha dato la notizia del congelamento: «Il vitalizio non può essere pignorato o sequestrato per intero, come invece ha fatto l’Agenzia delle Entrate, ci sono dei limiti di legge. Quindi quanto le è stato congelato va restituito, tranne per un quinto. E c’è anche una gravissima responsabilità dell’amministrazione parlamentare e della banca, che hanno permesso questo orrore anticostituzionale». Per il legale si può prefigurare «il reato di appropriazione indebita». Cicciolina è pronta a fare causa, con anche «la richiesta di un risarcimento milionario per i danni subiti poichè è stata privata dei mezzi di sussistenza».
Cicciolina avrà il vitalizio ridotto da tremila a mille euro
Sono tempi duri per l’ex pornostar. Con il ricalcolo in base al criterio contributivo, la Staller vedrà il proprio vitalizio diminuire da circa tremila euro al mese fino a poco più di mille. In quell’occasione tramiteil suo legale, Cicciolina aveva manifestato tutta la sua indignazione. «Faremo ricorso, è stato violentato ogni valore etico della politica e rappresenta un’offesa alla dignità. Si tratta una decisione illegittima che aumenta le disuguaglianze e riguarda i deputati, ma non i senatori e i consiglieri regionali».
Ti acchiappi ancora 3000 euro? io ti manderei a fare dei fischietti a gratis per quello che hai fatto per gli italiani
CICCIOLINA E’ L’EMBLEMA DELLA DERIVA TUTTA NOSTRANA ALA QUALE CI SPINGONO GLI INTELLETTUALOIDI DI SINISTRA. LA POVERETTA INFATTI SI E’ RIDOTTA A DOVERSI ACCONTENTARE DI SOLI 3.000 EURO MENSILI LIBERI DA PIGNORAMENTO, DOPO UNA VITA DI STENTI E DI SACRIFICI. VORREI PROPRIO CAPIRE COME FARANNO I POLITICAL CORRECT DI SINISTRA, A CONCILIARE L’IDEA DI SALVAGUARDARE I DIRITTI DI CICCIOLINA, CON QUELLI DEI LAVORATORI CHE HANNO SGOBBATO TUTTA LA VITA PER PERCEPIRE UNA PENSIONE AL LIMITE DELLA SOGLIA DELLA POVERTA’. IO PENSO DAVVERO CHE LA MISURA SIA COLMA, E QUESTO GARANTISMO AD OLTRANZA DEBBA FINIRE. A PERSONAGGI CHE NON HANNO FATTO NIENTE PER MERITARE INAUDITI PRIVILEGI, E CHE HANNO IL CATTIVO GUSTO DI ALZARE LA VOCE PER RIVENDICARE QUEI DIRITTI RUBATI, FORSE NON SAREBBE SBAGLIATO REVOCARE PER INTERO QUELL’ASSURDO PRIVILEGIO. D’ACCORDO, I DIRITTI ACQUISITI VANNO DIFESI, MA QUANDO E’ TROPPO E’ TROPPO.
Insomma no vogliono accettare quello che gli ITALIANI invece pretendono; se dopo una vita di duro LAVORO c’è chi deve vivere con poco più di 500 euro, questi disonesti e parassiti che non hanno mai fatto nulla di utile, protestano! Visto anche Brunetta, nel suo piccolo, come si inc… e come strilla ?!?!
Pignorato il vitalizio! Solo!! Ti è andata bene, ti sarà rimasto ancora qualcos’altro per poter tirare a campare, non credi? O ci sarà un po’ di muffa e la gente non compra più? Fai da brava cicciolì, e non rompere le palle, che già ne hai scassato, e non poche
Anche dopo il taglio, sono sempre troppi gli euro che stiamo pagando a……CHI????????