Brunetta a Salvini: «Sui migranti stai lavorando bene, ma non fidarti di Di Maio»
«Caro Matteo, magari fossimo andati dal notaio il 26 novembre scorso a sottoscrivere un patto anti inciucio: avrebbe impedito la tua alleanza con i cinquestelle e adesso avremmo un governo di centrodestra. E non avremmo visto tanti obbrobri: dalla fuga di 100 miliardi di capitali, allo spread aumentato di 150 punti base, alla perdita di credibilità del nostro Paese. Abbiamo anche sbagliato a non andare al voto anticipato a fine luglio». Renato Brunetta, in un’intervista al Corriere della Sera, spiega che «la Lega, nei sondaggi cresce grazie alla lotta all’immigrazione clandestina, che era nel programma del centrodestra e che si svolge in continuità con la cultura del governo Berlusconi e con l’iniziativa di Forza Italia contro le Ong e per il blocco dei porti. Una linea ferma contro i mercanti di esseri umani».
Brunetta: «Il centrodestra non si tocca»
«Sull’immigrazione clandestina, ripeto – sottolinea ancora Brunetta – Salvini sta operando bene. E con questo fa il donatore di sangue per la maggioranza, che altrimenti sarebbe ai minimi di gradimento. Di Maio è egemone e non gli lascia spazio: dal blocco delle grandi opere, al cosiddetto Decreto Dignità, alla chiusura dell’Ilva. Così ecco un governo illiberale, conservatore, statalista, che va contro la scienza, il lavoro, le imprese, l’Europa…». «Per noi il centrodestra non si tocca. Noi siamo sempre rimasti coerenti. La Lega, invece, come si giustificherà con gli artigiani, le imprese, i ceti produttivi?», si chiede Brunetta.
Esibizione di rabbia, ostilità, cattiveria gratuita a piene mani infarcita dalla volontà di fare del male a tutti i costi! Questo, si ascolta da scarsa fonte, fontanella, fontina, rivoletto, rigagnolo và ! Le condizioni, anche ‘visive’ trattano del monologo del figliolo rabbioso che vuole insegnare al babbo a tr.. ops, fare all’amore con mammà, visto che a lui è toccato prendere altro, altrove, in quel famoso amplesso di su e giu per il corridoio antistante la vetrata porta, dove talun seniores usava contare come fosse al giuoco della morra e pavoneggiarsi con meroliane vesti!
Caro Matteo, sì mi rivolgo a te, quello buono, non quello di cui è innamorata quella dotta cattedratica compagine; hai fatto un’opera buona per gli italiani ma anche per la lega oltre che te stesso, evitando di farti contagiare oltre l’occorrente dallo squallore di quel contesto di monatti a cui hai regalato, mercè tua, contro tutte le previsioni e voleri fior di posizioni e cariche, sacrificando anche una splendida persona che mi auguro faccia parte della vera e unica compagine di destra, a breve ! Nessuno può insegnarti nulla, ma vedo assottigliarsi in cucina gli spazi di manovra essendoci un malefico tizio che, per segrete trame, brandendo un mattarello a mò di clava, agita perigliose acque agevolando gli ostili tratti di mafiose memorie! ( e niun vi veda accenni a innominabili don !)