Baci gay a Pisa in pieno centro, ira del consigliere leghista: «Fatelo a casa vostra»

9 Ago 2018 12:40 - di Alberto Consoli

Le effusioni gay a Pisa stanno scetenano un putiferio. Non è omofobia, è rispetto per il decoro e condanna di ogni esibizionismo, ma per i buonisti tutto è buono per scatenarsi con le accuse al consigliere della Lega che ha stigmatizzato l’episodio svoltosi in pieno centro. E’ accaduto che «in piazza XX settembre, davanti al Comune, due maschi si accarezzavano e si baciavano. Facciano che cosa vogliono a casa loro, ma perché fare questi show davanti a turisti e bambini?». Il post è comparso sulla pagina facebook di Manuel Laurora, consigliere comunale della Lega a Pisa. E, come era prevedibile, ha scatenato un putiferio tra i soliti radical-chic alla fiera delle ipocrisie. Questi i post in cui il consigliere ha descritto l’episodio.

».

Laurora  ha chiarito il suo pensiero contro chi lo ha subito accusato di omofobia: l’amore non ha bisogno del “carnevale”. Qualcuno fa finta di non capire, qua non si tratta di omofobia, piuttosto di esibizionismo e mancanza di rispetto verso gli altri. E ciò vale per tutti. Se la sinistra estrema vuole organizzare una piazza dove si baciano fra uomini, donne e chiunque vuole, la faccia tranquillamente ma evitino di strumentalizzare il mio pensiero, che è chiaro e semplice», ha dichiarato alla Nazione. Si chiama rispetto ed è un valore molto condiviso, come dimostrano i tanti commenti di stima a Laurora. «Ho ricevuto diversi messaggi privati di persone che si dichiarano omosessuali e che condividono il mio post». E comunque se questa è la politica della sinistra, ovvero attaccarsi ad un post, poi si capisce bene perché anche a Pisa sono stati spediti a casa. «Comunico sin da ora che chiunque mi darà dell’omofobo sarà querelato e delle conseguenti denunce risponderò solo attraverso i miei legali».

La provocazione della consigliera Pd 

La consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini non paga della risposta, ha rilanciato: «Laurora non è omofobo? Allora sostenga il patrocinio del comune di Pisa per il Toscana Pride 2019 o inviti il sindaco (l’appena eletto Michele Conti, di centrodestra) a riconoscere le figlie e i figli delle famiglie arcobaleno, quelle che per il suo collega leghista e ministro Fontana, per intenderci, non esistono». La polemica andrebbe avanti a oltranza per la consigliera Pd, che ha tempo da perdere dietro un post senza preoccuparsi della polverizzazione del suo partito. Per questo Laurora risponde così, per stemperare i toni: «Visto che il consigliere regionale del PD Alessandra Nardini insiste sul fatto che dovrei dimostrare di non essere omofobo, ok, no problem, se Andrea Serfogli (consigliere comunale di primo piano del PD), è consenziente, da uomo a uomo, sono pronto ad una pubblica dimostrazione durante il prossimo consiglio comunale. Ma solo un bacio eh (niente esibizionismo e show)». Già, meglio riderci su.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 10 Agosto 2018

    Ognuno e’ libero di prenderlo come piu’ gli piaccia, ma almeno fatelo a casa vostra. Fate semplicemente schifo, siete dei personaggi da vomito.

  • Laura Prosperini 10 Agosto 2018

    non cadiamo nella loro trappola!
    sono allo sbando perchè da punto di vista economico e quindi oggettivo
    il loro programma porta alla…povertà
    e ce ne siamo accorti tutti
    non possono più dire nulla su questo ne possono parlare della tratta degli immigrati siamo tutti consapevoli e convinti per il nuovo corso
    Cioè laddove ci sono dei dati oggettivi, malgrado la loro propaganda massmediatica sono …perdenti, perdenti di brutto.
    Allora cosa s’inventano; attaccare nei settori dove non c’è obiettività/oggettività
    ma solo opinioni (che tentano di manipolare propagandisticamente parlando)
    Per cui, secondo me, poche chiacchiere su questo e molti fatti
    la legge (obiettiva) dice che nessuno (senza distinzione di sesso, razza, religione) può dare scandalo attraverso esibizioni lesive del pubblico senso del pudore
    per cui neanche i fr…gli omosessuali
    ma in campana sono trappole mediatiche (come quella dell’antifascismo).

  • lamberto lari 10 Agosto 2018

    Quando ero militare di leva, una sera, in divisa, verso le 23 ero in stazione ad attendere il treno mi riportava a Milano per una breve licenza. In compagnia della mia ragazza, nell’attesa, ci scambiavamo delle effusioni…..baci e bacetti nulla di che! All’improvviso un agente di polizia si è avvicinato intimandomi di smettere immediatamente con quegli atteggiamenti che erano offensivi al pudore (slinguazzamenti!), in caso contrario mi avrebbe fermato, identificato e fatto rapporto al mio comando! La question forse a mio avviso un po’ esagerata, si è risolta semplicemente nell’accogliere la richiesta fatta senza fare polemiche….anzi ha spezzato un momento di tristezza, dato dalla momentanea separazione dalla mia ragazza, con una nota di ridicolo umorismo. Forse mi sono comportato male a rispettare la richiesta dell’agente di P.S.? Lo stesso aveva poi così torto nell’osservazione che mi aveva rivolto?

  • enrico 10 Agosto 2018

    ALLO SCHIFO NON CE LIMITE

  • paleolibertario 9 Agosto 2018

    Va detto chiaramente, l’omosessualità è una patologia, e come tale va combattuta. Solo in occidente (e neanche tutto) c’è accondiscendenza verso questo abominio. Occorre ritrovare il coraggio di condannare ciò che non va bene, senza ovviamente accanirsi con la singola persona. Purtroppo è un progetto che viene da lontano, si cerca di eliminare tutte le differenze: così come tentano di cancellare i popoli a livello di gruppi, a livello di singoli tentano di cancellare la differenza maschile/femminile, tramite appunto l’omosessualità. Vogliono l’omologazione per reprimerci meglio.

  • lucio 9 Agosto 2018

    anche questi son da catalogare con i rom e vu gumbrà

  • Andrea 9 Agosto 2018

    Pienamente d’accordo col consigliere della Lega e non mi stupisce il pensiero delle numerose persone omosessuali che lo hanno appoggiato condividendo il suo post.Però ‘non c’è più religione’,perché se erano muscolosi con fisici da culturista non corrispondono alla classica visione che una persona ha di un gay.Ma forse il fatto che un individuo omosessuale debba per forza essere effeminato è soltanto uno stereotipo.

  • Giuseppe Tolu 9 Agosto 2018

    Però non permettono di mangiare un panino per strada o di passeggiare con dei pantaloncini corti per il caldo, ma che schifo!