Aquarius, Toninelli: «Il Regno Unito si assuma le proprie responsabilità»
«L’Ong #Aquarius è stata coordinata dalla Guardia Costiera libica in area di loro responsabilità. La nave è ora in acque maltesi e batte bandiera di Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilità per la salvaguardia dei naufraghi». A scriverlo su Twitter è il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che interviene sul caso della nave di Sos Mediterranee con a bordo 141 sopravvissuti.
Ieri la ong, insieme con Medici Senza Frontiere, aveva lanciato un appello ai governi Ue per la ricerca di un porto sicuro dove sbarcare: in una nota si chiedeva «ai governi europei di assegnare un luogo sicuro di sbarco più vicino in conformità con il diritto marittimo internazionale, in modo che le persone salvate in mare possano essere sbarcate e la Aquarius possa urgentemente continuare a prestare la necessaria assistenza umanitaria». Nella nota, Sos Mediterranee e Msf hanno inoltre riportato le testimonianze delle persone salvate in mare: i superstiti hanno raccontato di aver incrociato, prima di essere soccorse dall’Aquarius, altre cinque navi ma di non aver ricevuto nessuna offerta di assistenza.
«Nave Ong Aquarius – ha scritto Matteo Salvini in un tweet – con altri 141 immigrati a bordo: proprietà tedesca, noleggiata da Ong francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra. Può andare dove vuole, non in Italia! Stop trafficanti di esseri umani e complici, #portichiusi e #cuoriaperti».
Vorrei sapere chi ha aggiunto la parola “sicuri” riferito ai porti, cosa che non mi risulta esserci in nessun testo.
Quello che dite è pura verità e rispecchia sicuramente il pensiero di moltissima gente. Ma gli inglesi si assumeranno la responsabilità di questo ” carico umano?”. Quelli stanno da una parte del mare che non ha niente a che fare col mediterraneo e se ne fregano, potete sbraitare quanto volete ma questi qua sono freddi calcolatori e l’Humor inglese li distingue dagli altri…”che sbarchino in un porto sicuro” …che pagliacci!!!
Vogliamo ricordare quella ONG spanola ( non ricordo il nome ) , che si è sobbarcata il costo di un viaggio dalle acque libiche a Barcellona, per trasportare un’ UNICA donna soccorsa nel mare? Avevano rifiutato l’ offerta di Salvini di sbarcarla in Italia ( in quel caso non era più valida la panzana che dalla Libia alla Spagna i migranti soffrivano il mal di mare perché il cattivone di Salvini non li voleva ) dichiarando che L’ITALIA NON E’ UN PORTO SICURO. Questo è un bel precedente da usare per giustificare la chiusura nei nostri porti. Vadano in “un porto sicuro” !!!!!
La nave è straniera e batte bandiera inglese… quindi il porto sicuro è l’Inghilterra…basta con queste Ong…non se ne può più ,chissà chi li paga…
FUORI DALL’ITALIA!!!
hanno fatto bene , l’italia grazie al PD era diventata la pattumiera di delinquenti, 3% di profughi e non sempre.
Li sbarchino a Gibilterra visto che la nave batte quella bandiera di comodo