Alessio Tosetto, i medici di Legnano: «È cosciente anche se non parla»
Quando è stato preso in carico dall’ospedale di Legnano all’alba era «provato per il viaggio». Ma è «sempre stato cosciente» Alessio Tosetto, 46enne di Vigevano che durante una vacanza in India è stato ridotto in gravi condizioni da quella che è stata identificata dai medici indiani come una sindrome di Guillain-Barré. Lo ha riportato in Italia un volo dell’Aeronautica militare, grazie alla mobilitazione di diverse istituzioni. «È cosciente, anche se non può parlare per via della tracheotomia che ha subito», spiegano dall’ospedale lombardo dove un’équipe multidisciplinare, che comprende da neurologi e infettivologi a rianimatori, si sta prendendo cura di lui e sta provvedendo a «rifare tutti i test e gli esami diagnostici» per confermare il verdetto dei camici bianchi indiani. Gli esperti, continuano dalla struttura alle porte di Milano, «si sono presi 24 ore di tempo per avere tutti gli esiti e decidere cosa fare». L’uomo del Pavese si è sentito male a inizio agosto ed è stato ricoverato all’Indraprastha Apollo Hospital di New Delhi «a seguito di paralisi muscolare e insufficienza respiratoria», ripercorre la Regione Lombardia in una nota. Gli amici di Tosetto avevano subito lanciato una raccolta fondi su Facebook per coprire le spese ospedaliere in India, raccogliendo 30mila euro. «Le condizioni cliniche e respiratorie compromesse del paziente hanno comportato il ricorso a una tracheotomia, al fine di gestire meglio le problematiche respiratorie», si legge. Durante la degenza, inoltre, si è sviluppata «una polmonite, anche a seguito della necessità di adottare la tecnica della ventilazione meccanica». Tutto ciò, spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, «ha portato a un peggioramento dello stato di salute e a una precarietà estrema delle condizioni respiratorie. In ultima analisi è risultato un paziente estremamente compromesso che ha richiesto, per il proseguimento delle cure in Lombardia, un trasporto sanitario a elevatissimo rischio».
Alessio Tosetto e le cure
«Ho seguito con molta attenzione, insieme al presidente Attilio Fontana, in stretto contatto con l’Ambasciata italiana a Nuova Delhi e con la Farnesina, la vicenda di Tosetto per assicurargli il supporto sanitario durante il rimpatrio così da potergli garantire il completamento delle cure presso un’Asst regionale», prosegue Gallera. . «Ringrazio ancora una volta – conclude – tutto il personale sanitario per la grande competenza, professionalità e disponibilità. Un ringraziamento e riconoscimento che ci è giunto anche dell’Ambasciata italiana a Nuova Delhi e dalla famiglia di Alessio Tosetto. Il nostro sistema di emergenza urgenza rappresenta un modello virtuoso fatto di competenze e professionalità che mettiamo con grande soddisfazione a disposizione ogni qualvolta si rende necessario. Anche, come in questo caso, quando si tratta di dare soccorso all’estero».