Al via la Commissione d’inchiesta del Mit per le contestazioni ad Autostrade
Parte la Commissione d’inchiesta del Ministero dei Trasporti sul disastro del Ponte Morandi per la contestazione di eventuali inadempienze ad Autostrade. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito l’organismo ispettivo che svolgerà verifiche e analisi tecniche sul crollo del Viadotto Polcevera: «è il primo atto con cui questo ministero intende fare luce sull’accaduto e avviare tutti gli accertamenti necessari, nel rispetto del contraddittorio con le parti interessate, per la contestazione di eventuali inadempienze del Concessionario, soggetto su cui, ai sensi dell’articolo 14 del Codice della strada, ricade la responsabilità di assicurare la sicurezza dell’infrastruttura».
Le risultanze del lavoro, svolto dalla Commissione d’inchiesta, andranno ad aggiungersi ad altri elementi per la valutazione nella procedura di un’eventuale revoca della concessione ad Autostrade, già messa sotto accusa per il crollo del Ponte Morandi nonostante, allo stato attuale, non vi siano certezze sulle responsabilità.
La Commissione ispettiva del Mit è già operativa e domani effettuerà le prime operazioni nel capoluogo ligure, al fine di verificare cause e circostanze del cedimento. Entro 30 giorni dovrà, poi, fornire al ministro Toninelli una dettagliata relazione sui fatti accertati in relazione al crollo di Ponte Morandi e ad eventuali responsabilità che dovesse emergere in capo ad Autostrade per l’Italia.
«Abbiamo costituito una Commissione ispettiva di esperti che faranno luce sull’accaduto e che sono già operativi – spiega Toninelli con un post sul suo profilo Facebook – Domani mattina saranno sul luogo del crollo del ponte Morandi per i primi accertamenti. L’esito del loro lavoro, che dovrà arrivare entro un mese, entrerà nella procedura di un’eventuale revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. E’ il primo atto con cui il mio ministero intende fare luce sull’accaduto e avviare tutti gli accertamenti necessari»
«Autostrade per l’Italia – aggiunte il ministro – dovrà mettere a disposizione tutta la documentazione riguardante la realizzazione dell’opera e la manutenzione della stessa, nonché fornirne ogni informazioni necessaria alla esatta ricostruzione dell’accaduto. Andremo fino in fondo».
Con l’occasione il Mit ha avviato un’azione di monitoraggio sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere, viarie e non con la massima urgenza. A brevissimo arriveranno, a tutti gli enti e gestori di strade, autostrade e dighe una comunicazione formale in cui si chiede che, entro il primo settembre 2018, vengano segnalati al ministero tutti gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza, corredando le relative segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche e indicazioni di priorità.
Nel momento in cui verranno riscontrate criticità, il ministero invierà una task force composta da dirigenti del Mit e da esperti indipendenti che agiranno sotto il coordinamento della struttura tecnica di missione e avranno il compito di vigilare sullo stato di salute delle infrastrutture per prevenire qualsiasi situazione di pericolo.
questo è il risultato delle privatizzazioni, i privati per vincere gli appalti formulano offerte talmente basse da essere costretti poi a fare risparmi a danno della qualità e della sicurezza oltre che delle paghe ai dipendenti, coi privati i prezzi e le tariffe aumentano , mentre la qualità dei servizi peggiora, è tempo di tornare ad un economia mista con lo stato che esercita in prima persona servizi essenziali, garantendo qualità , sicurezza e prezzi calmierati,tra l’altro è notorio che appalti e concorsi provocano corruzione, concussione, etc e il valore delle tangenti poi si riverbera sull’aumento dei costi per lo stato e delle tariffe per gli utenti
Scusate “cemento “
Meno sabbia più cimento!!